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Non ce la fa proprio il Cavaliere! Dopo pochi giorni dalla nomina di Toti e Carfagna a coordinatori di Forza Italia, Berlusconi non sopportando l'autonomia del presidente della Regione Liguria Toti ha chiarito senza mezzi termini che i due coordinatori “lavorano seguendo le sue indicazioni”.


La Carfagna probabilmente non si preoccupa proprio di queste esternazioni che invece è difficile pensare non abbiano già creato nuova diffidenza da parte del presidente ligure.

E proprio Toti ben si è guardato di annullare il suo evento del 6 luglio al Teatro Brancaccio di Roma dove nascerà un think tank di area centrista che dovrebbe attrarre un elettorato ormai disilluso e lontano da Lega e Fratelli d’Italia.

È stato Piersilvio a far capire al padre che la situazione era ormai al capolinea e l'evento di Toti poteva segnare davvero la fine. E da quella visione, il passaggio a inglobare la nuova creatura dentro Forza Italia è stato breve. Ma le condizioni dovevano essere una indipendenza, una fiducia da parte del fondatore degli azzurri che invece in pochi giorni sembra già venuta meno.

E di nuovo quindi riprende campo un evento di grande interesse politico per l'elettorato cosidetto “moderato” anzi, probabilmente non sarà più così moderato!

La confusione in Forza Italia viene ulteriormente segnata proprio dalla riunione dei coordinatori regionali che prima dovevano tutti essere sostituiti ed ora Berlusconi striglia e chiede loro di “rimboccarsi le maniche”.

Un sondaggio peraltro probabilmente già noto ad alcuni interni al partito avrebbe dato proprio Toti nettamente favorito rispetto alla Carfagna e molto sopra alla Gelmini. E questo dato non sarebbe stato proprio gradito dai vecchi colonnelli. Il 6 si capiranno molte cose e anche se arriverà per davvero una scissione ormai difficile da evitare.