salute e medicina

La domanda di Dica 33
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Togliere un neo serve a prevenire il melanoma?
Di Rebecca da Genova Molassana


Risponde la Dott.ssa Paola Queirolo, responsabile del Disease Management Team Melanoma e Tumori cutanei all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.


La prevenzione del melanoma fondamentalmente si attua su due fronti: prevenzione primaria e secondaria. 
La prevenzione primaria è l’educazione della popolazione sui corretti stili di vita (evitare i rischi dovuti all’eccessiva esposizione ai raggi UV soprattutto in età infantile/adolescenziale) mentre la prevenzione secondaria consiste nella diagnosi precoce del melanoma, ovvero nell’individuazione e nell’escissione chirurgica delle lesioni “sospette”.


Le caratteristiche cliniche “atipiche” che devono insospettire per la possibile presenza di un melanoma sono riassunte dalla regola “ABCDE”:
•A: Asimmetria nella forma;
•B: Bordi irregolari e indistinti;
•C: Colore variabile (ovvero con sfumature diverse all'interno del nevo stesso);
•D: Dimensioni (maggiori di 6 mm);
•E: Evoluzione del nevo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto;

Il melanoma nella maggior parte dei casi si presenta sulla cute sana non come nevo ma già come melanoma per cui l’escissione chirurgica è di per sé mandatoria.Esistono però particolari categorie di persone soggette ad un maggior rischio di sviluppare melanoma da un preesistente nevo:
1) pazienti affetti dalla sindrome del nevo displastico (persone con numerosi nevi di cui molti con caratteristiche atipiche);
2) pazienti con la sindrome del nevo displastico familiare (FAMMM) ovvero con la sindrome del nevo multiplo atipico a carattere familiare;
3) pazienti con la mutazione del gene CDKN2AIn questi pazienti l’escissione chirurgica delle lesioni “sospette” può aiutare nella prevenzione del melanoma e/o nella diagnosi precoce di melanoma.