I legali di Pasquale D'Elia, capo della centrale di Vado Ligure, hanno presentato ieri al gip Fiorenza Giorgi un'integrazione alla domanda affinché venga concessa la possibilità di utilizzare i due gruppi a carbone sequestrati l'11 marzo scorso.
Nell'istanza viene ricordata al gip l'importanza di smaltire il carbone utilizzando i due impianti attualmente stoccati nel carbonile della centrale, unica soluzione percorribile per evitare situazioni di rischio ambientale. Si tratta di 190 mila tonnellate delle quali la metà sarebbero da utilizzare con urgenza per evitare l'autocombustione o picchi di monossido di carbonio per la presenza del combustibile in giacenza nel parco accanto agli impianti. Intanto è stato calcolato che il fermo dei due gruppi a carbone ogni giorno costa all'azienda dai 500 mila al milione di euro.
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Tirreno Power, l'azienda al giudice: "E' necessario smaltire carbone"
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