economia

Per Chicco Testa "vicenda drammatica e assurda"
1 minuto e 36 secondi di lettura
La vicenda della centrale elettrica di Vado Ligure è "drammatica e assurda: si condanna un impianto a chiudere senza alcun motivo". Lo afferma in una nota il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa. "La vicenda - aggiunge Testa - ha un sapore drammatico e kafkiano. Drammatico, perché in gioco ci sono i posti di lavoro di centinaia di persone, alle quali dobbiamo offrire la più decisa solidarietà. Kafkiano perché l'iniziativa assunta dal Ministero (dell'Ambiente, ndr) nei confronti della centrale è del tutto incomprensibile: in primo luogo, la qualità dell'aria a Vado Ligure non è migliorata di un millimetro da quando la centrale è stata fermata, a riprova che non era l'impianto di Tirreno Power a determinare rischi ambientali e sanitari; in secondo luogo, la stessa Procura della Repubblica ha riconosciuto che la centrale rispettava i limiti di legge; in terzo luogo, perché le prescrizioni dettate dal Ministero sono irrealizzabili nei tempi previsti". Quindi, conclude Testa, "in questo modo si condanna alla chiusura un impianto industriale senza alcun valido motivo. Un pessimo esempio di politica industriale in una fase di crisi drammatica e senza precedenti".

Intanto il premier Matteo Renzi ha parlato per qualche minuto con i rappresentanti sindacali di Tirreno Power. "Ci ha detto che sarà necessario valutare se c'è la possibilità di un intervento normativo, a proposito della Centrale di Tirreno Power a Vado Ligure". Lo ha detto Giuseppe Giangrande, segretario generale della Uil Savona, che insieme ai rappresentati locali di Cisl e Cgil ha avvicinato Renzi poco prima del suo decollo dopo la cerimonia di inaugurazione dello stabilimento di Piaggio Aerospace. Giangrande ha anche confermato l'appuntamento per il 12 novembre al Mise a proposito della centrale di Vado, chiusa a marzo dalla magistratura che sta indagando per disastro ambientale e per la quale si attende l'Aia, per una sua eventuale riapertura.