porti e logistica

A Enrico Ratto risponde Maurizio Rossi
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Aperto il dibattito sul Terzo Valico dall'editore di Primocanale Maurizio Rossi, riceviamo e pubblichiamo il commento di Enrico Ratto. Di seguito la risposta di Rossi. 

Ho letto il suo caloroso intervento riguardo la fattibilità del Terzo Valico. Aggiungo queste mie idee in merito perché credo che il contributo alle discussioni sia sempre utile, conoscendo ormai da decano le vicende italiane sulle grandi opere son sempre molto molto scettico, sia sulla effettiva necessità sia sui tempi sia sui costi. Faccio un solo semplice esempio: il cantiere di ricopertura e sistemazione dell'alveo del Bisagno è lungo 1100 metri ed ad oggi son 12 anni che è aperto! La copertura da Brignole al Palazzo della Questura fu fatta tra il 1928 e il 1930.

Sicuramente il Terzo Valico migliora i collegamenti, ma non conclude i corridoi con Rotterdam, forse è un piccolo passo in più. Rammento che gli svizzeri zititi zitti hanno fatto il tunnel del Gottardo con tempi e costi certi. Gallerie più larghe per hight cube, che sono i contenitori più alti, forse quelle vecchi non consentivano il transito, ma lo chiederò a qualche amico macchinista. Container più grandi non ce ne sono, e non siamo in America dove i vagoni merci caricano container in doppia fila, non avendo linee elettriche di alimentazione per i treni.

Sulla pendenza non saprei cosa dire, penso che se fino ad oggi comunque i treni son transitati, magari potrebbero esser necessari locomotori più potenti.
Traffico gomma o ferroviario, ho qualche anno più di lei purtroppo: ho lavorato in porto e son cosa significa, ma per decenni il mantra era traffico su gomma. Magari chieda a Spinelli. 

Può darsi che possa consentire un aumento di traffici, ma non sono molto sicuro. Pur auspicandolo, è notizia recente che Londra sta costruendo in super terminal sul Tamigi che a regime movimenterà 6 milioni di teus annui, infatti si sta già aprendo la rotta del passaggio a nord per cui le navi provenienti da Cina e Giappone seguiranno quella rotta via Alaska. 

Traffico di camion: facciamo un po' la situazione, a Voltri entrano ed escono direttamente tramite autostrada, a San Benigno molto meno ma hanno la possibilità di farlo, certo che se abbiamo i terminal in zona Sampierdarena-Cornigliano con una viabilità per accedere alle autostrade ancora insoddisfacente si creano ingorghi. Basta andare la mattina in Lungomare Canepa per rendersi conto di cosa produce quella rotonda in fondo alla stessa via. Li non ho idea di come si possa migliorare la viabilità ma al momento è decisamente insoddisfacente.

Aggiungo: la linea per il terzo valico c'era, sarebbe bastato migliorarla come si diceva da decenni con ben poca spesa, il treno non può viaggiare oltre 120 km orari (in America 80) e non su tutte le tratte, ma vige il motto per le merci: just in time. Poi serve avere una linea super quando ai terminal in genere arriva un solo binario per cui il terminalista perde più tempo per far manovra al treno che a caricare i contenitori?

Le dico anche questo, che è un tema che non viene mai discusso in nessuna trasmissione o in sedi adatte: perché le navi vanno a scaicare ai porti del nord, pur allungando di 4/5 la navigazione invece di fermarsi qui? Perché qui abbiamo un sistema doganale all'italiana, dove lei trova o funzionari devoti e seri, o altri che praticamente le fanno andare avanti la pratica italianescamente, spero mi sia spiegato.

Questo cosa determina? Che un contenitore mediamente dal porto di Rotterdam esce in pochi giorni, mentre qui ne occorrono anche una decina e di più. E la colpa è solo di quelli che ho citato, perché come lei saprà un portacontainer effettua operazioni di sbarco imbarco al massimo in due turni, cioè 12 ore!

Per l'arrivo di turisti, credo lei sappia benissimo che i migliori mezzi di arrivo per gli stessi sono treni ed aeroporti, noi abbiamo un aeroporto indecoroso come traffici. Linea Genova Milano, hanno appena messo il freccia rossa...
Spero non sia stato troppo prolisso e con l'occasione porgo cordiali saluti
Enrico Ratto. 


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Gentile Sig. Ratto, grazie per le sue considerazioni. Il terzo valico è definito “Alta capacità” proprio perché consentirebbe il transito di un numero enormemente superiore di container. Le sagome delle attuali gallerie, la pendenza e le curve del tracciato non consentono di fare treni lunghi e i container più grandi devono essere messi su “ribassati” che non sono utilizzati abitualmente in Europa.

Ha ragione quando dice che ci fu una guerra ai treni in porto anni fa. Ma il numero di container è aumentato enormemente e dovrebbe aumentare ancora. Quindi dobbiamo certamente prepararci, portare i binari in banchina e proprio io ho collaborato all’incontro tra Rfi e Autorità di Sistema Portuale per portare avanti il progetto. Ferrovie ha già fatto un importante investimento al Campasso.

Peraltro l’aumento del traffico container limiterebbe ulteriormente il traffico passeggeri e noi invece oltre che l’aumento dei container dobbiamo aumentare il numero di turisti, e di persone che possono decidere di vivere a Genova e lavorare a Milano. Serve quindi una differenziazione delle tracce cosi come servirà’ poi dopo l’Appennino anche un quadruplicamento.

Per quanto concerne il Frecciarossa che colleghera dal 15 marzo Genova con Milano è una mia creatura e ne sono lieto. Ma sia chiaro che per il momento andrà piano per il tracciato e perché spesso rischierebbe di trovarsi dietro a dei locali. Con il Terzo Valico potrebbe inserirsi su quella linea e collegare Genova a Milano sotto i 45’. Quello che accade tra Torino e Milano. Cambia totalmente la valutazione di dove vivere e lavorare. Buona giornata

Maurizio Rossi