porti e logistica

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Piccolo, o grande a seconda dei punti di vista, colpo di scena sul Terzo Valico ferroviario Genova-Milano. Da sempre si è parlato della fine lavori nel 2021 e dell'entrata in opera nel 2022. Oggi, a Genova durante l'assemblea pubblica di Spediporto, il commissario dell'opera Iolanda Romano, ha citato una nuova data che ha fatto "tremare" molta parte dell'uditorio, che attende l'opera come acqua per gli assetati: 2023.

"Ultimamente si parlava della fine del 2022 - spiega Romano - negli ultimi anni sono accadute molte vicende che con gran fatica, come Governo e come Rfi, abbiamo cercato di recuperare anche grazie all'intervento del commissario straordinario di Cociv Marco Rettighieri che ha riemessso tutti i bandi, quindi diciamo che rispetto a quello che poteva capitare c'è stata molta cura nel cercare di mantenere i tempi entro limiti ragionevoli. Ora siamo in attesa della registrazione della Corte dei Conti delle deliberazioni di approvazione del Cipe del quinto e del sesto lotto del 22 dicembre, quindi i tempi di delibera dipendono dalla Corte dei Conti".

"Sento odore di burocrazia, non sono disponibile ad accettare alcun ritardo, anzi, sei mesi fa avevamo chiesto un anticipo al 2021 semmai..." precisa agguerrito il sindaco di Genova Marco Bucci. 

"Speriamo che il commissario Romano abbia voluto eccedere per prudenza ma speriamo che si rispetti la data del 2022" ha dichiarato il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta.

Meno allarmato il presidente del porto di Genova-Savona Paolo Emilio Signorini: due o tre mesi di slittamento non fanno la differenza per un'opera di questo genere. Anche per fare il Gottardo ci sono voluti vent'anni, è la sintesi del suo pensiero. "L'importante è che ci sia l'ineluttabilità dell'opera".