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La decisione contro le direttive del Ministero dell'Istruzione
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Il Consiglio Regionale ha votato contro la 'teoria gender' nelle scuole con 16 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e 14 contrari. La decisione è  in contrapposizione alle indicazioni del ministero dell' istruzione.

Ma la votazione ha creato spaccatura tra i cattolici presenti in aula. La prima mozione approvata, proposta dal capogruppo di Fratelli d'Italia Matteo Rosso, impegna la giunta affinché "nelle scuole di ogni livello e grado nella Regione non venga introdotta la 'teoria del gender' e venga rispettato il ruolo della famiglia nell' educazione all'affettività e alla sessualità.

L'altra aveva come primo firmatario il capogruppo di FI Angelo Vaccarezza. Contrari tutti i consiglieri di opposizione (Pd, M5S e Lista Pastorino) che hanno motivato il loro no spiegando come non esista nessuna proposta in parlamento sulla teoria gender.

E così, mentre il consigliere dei Cinque Stelle De Ferrari parla di "bufala inventata solo per creare paura",Sergio Rossetti , esponente cattolico del Pd, ha definito quella avviata dal centrodestra "una discussione ideologica" annunciando che "da cattolico praticante avrebbe votato contro".