cronaca

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Nuovi problemi per 'ex ministro imperiese, Claudio Scajola. Questa volta si tratta solo di una probabile multa da parte del Comune di Imperia  che ha aperto un procedimento sanzionatorio contro di lui per l'istallazione "senza autorizzazione" di telecamere sui lampioni nella strada che va a Villa Ninina.

"Le telecamere - spiega il difensore di Scajola, Mangia - vennero installate dal Viminale quando Scajola era ministro. E' curioso il fatto che questi lampioni insistano nella proprietà di Scajola". Sotto inchiesta dalla procura di Reggio Calabria, l'ex ministro si trova ai domiciliari a Villa Ninina.

PERCHE’ AI DOMICILIARI - Claudio Scajola è agli arresti domiciliari dal 13 giugno scorso, dopo essere stato arrestato l’8 maggio dalla DIA di Reggio Calabria. Il provvedimento è legato ai rapporti tra l'ex ministro e Chiara Rizzo, moglie del latitante ed ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena. L’accusa è di aver tentato di favorire il trasferimento verso il Libano dello stesso Matacena.

LA CASA AL COLOSSEO – Pochi mesi prima dell’arresto, Claudio Scajola era stato assolto per la vicenda della casa in zona Colosseo. Il caso, che portò Scajola a dimettersi dal Ministero dello Sviluppo economico nel maggio 2010, era scoppiato dopo il ritrovamento da parte della Guardia di Finanza di circa 900mila euro in assegni circolari, intestati a un professionista vicino all’imprenditore Anemone. Secondo l’accusa, quei soldi contribuirono all’acquisto della casa romana di Scajola, che dichiarò da subito “di essere estraneo alla vicenda”.

LA CARRIERA POLITICA – Quella di Claudio Scajola è stata una vita dedicata alla politica, ripercorrendo le orme del padre Ferdinando e del fratello Alessandro, entrambi sindaci d’Imperia. Claudio Scajola ha ricoperto per due volte la carica di Primo cittadino della capoluogo di ponente: la prima tra 1982 e il 1983, la seconda tra il 1990 e il 1995. Nel 1996 Scajola è stato eletto deputato nel Polo delle Libertà. Successivamente ha ricoperto numerosi incarichi governativi: Ministro dell’Interno (2001 – 2002), Ministro per l’Attuazione del programma di Governo (2003 – 2005), Ministro delle Attività Produttive (2205 – 2006) e Ministro dello Sviluppo Economico (2008 – 2010). Tra il 2006 e il 2008 è stato Presidente del COPACO.