cronaca

La donna è partita in treno stamattina con il nipote Denis
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Ema Orellana, la moglie del tecnico monterossino rapito lunedì in Libia è partita questa mattina in treno per la capitale, dove in giornata è in programma un incontro alla Farnesina con il ministro degli Esteri Gentiloni.

La donna, occhiali scuri, era accompagnata dal nipote Denis, che è salito con lei alla stazione ferroviaria della Spezia sul convoglio diretto a Roma. Nella casa di Monterosso sono rimasti i figli Gino junior e Jasmine, rispettivamente 23 e 17 anni, e Giuseppe, il padre del tecnico sequestrato, il quale attraversa un momento di salute non buono, e che per questo motivo non è stato messo a parte dell'accaduto da parte dei congiunti.

La visita di oggi al ministero avrà il precipuo scopo di ricevere da Gentiloni un messaggio di conforto e speranza da parte di autorità e istituzioni nazionali, per una vicenda, quella del rapimento dei quattro tecnici della Bonatti Costruzioni di Parma, che attende ancora, almeno ufficialmente, una rivendicazione per poi passare alla delicata fase delleeventuali trattative.