cronaca

Fallite le trattative ma a Genova servizio garantito
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Nessuna interruzione del servizio in città. Lo comunicano le organizzazioni sindacali di categoria dei tassisti genovesi. "Pur riconoscendo la vertenza sindacale in atto e le proteste indette a livello nazionale, le organizzazioni sindacali genovesi non ritengono opportuno interrompere il servizio pubblico per evitare disagi all’utenza e per non favorire il fenomeno dell’abusivismo", si legge in una nota. 

Ci sara invece un'assemblea in piazza De Ferrari
, dalle 10 alle 18, per "informare i colleghi sulla situazione in cui versa il comparto e su quanto sia imperativa un’azione legislativa equilibrata e ben ponderata".

A livello nazionale, invece, è rottura. Anche l'ultimo tentativo non è servito a sbloccare la vertenza sul servizio taxi. La proposta presentata dal ministero dei trasporti, con una regolamentazione su ncc e auto bianche, non è bastata. E anche la ripresa di un confronto dopo la conferma dello sciopero è durata pochi minuti. Nessuno spiraglio. Così il servizio si ferma in tutta Italia, dalle 8 alle 22. Solo qualche sigla, come Uritaxi, Cgil e Legacoop, non aderisce allo sciopero.

"Prendiamo atto della buona volontà del governo di ripristinare il rispetto delle regole nel settore contrastando l'abusivismo - hanno spiegato i sindacati dopo aver ricevuto la proposta dal viceministro ai trasporti Riccardo Nencini - ma non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria". Il ministero ha invece ribadito la propria posizione, anche se non aveva nascosto la possibilità che la proposta portata sul tavolo potesse essere migliorata. Sperava però nel rientro dello sciopero.

Secondo il ministero il decreto, atteso dal 2010, affronta le competenze regionali e comunali in materia, le diverse disposizioni per i due servizi di taxi e noleggio con conducente, e prime regolazioni per l'utilizzo degli strumenti tecnologici. Le associazioni hanno apprezzato il metodo di lavoro ma si sono riservate di presentare osservazioni entro dieci giorni. Per quanto riguarda la riforma del settore, si attende l'approvazione della legge "Concorrenza" in cui è inserita la delega.

Tra le misure previste dalla bozza del provvedimento c'è l'istituzione, presso il ced della Motorizzazione Civile del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un archivio informatico nazionale di soggetti titolari di autorizzazioni di noleggio con conducente e di licenza per servizio. La bozza del decreto interministeriale Mit-Mise prevede che "l'archivio telematico - viene spiegato - è popolato da remoto dagli enti locali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle licenze".

Il testo contempla inoltre che "nei comuni in cui è istituito il servizio taxi non è consentita, in assenza di una prenotazione di trasporto" agli ncc "la sosta su strada". Tra le novità figura inoltre "l'apertura, con regolamentazione", alle "piattaforme tecnologiche che pagano le tasse in Italia". Le novità non sono però bastate e le città vivono un altro giorno di disagi