cronaca

Costretta a subire umiliazioni, tutto filmato coi cellulari
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Doveva essere una serata come tante, da passare con il fidanzatino e i suoi amici. La casa libera e magari un paio di birre da sorseggiare mentre mamma e papà sono via. E invece quella serata "normale" si è trasformata in un incubo per una ragazza di origini polacche di 18 anni.

Stuprata dal suo fidanzato e da due suoi amici di 17 anni. I tre sono stati arrestati ieri mattina dai carabinieri di Savona su ordine del tribunale dei minori di Genova e trasferiti nelle case circondariali di Milano, Torino e Bologna. L'accusa nei loro confronti è di violenza sessuale di gruppo. Una vicenda, seppur più sfumata, che ricorda quella di Salerno dove sono stati arrestati cinque minorenni accusati di avere abusato di una quattordicenne.

Tutto accade dieci giorni fa a Savona. Il fidanzato della vittima sa che la giovane ha la casa libera. La convince a invitare lui e i suoi amici a casa sua. Ma dopo poco la giovane viene costretta a subire le attenzioni dei tre: è il fidanzato che la "offre" agli amici che la costringono a subire anche le peggiori umiliazioni. Il tutto viene ripreso con i telefoni cellulari, materiale poi decisivo agli occhi dei magistrati che hanno applicato la misura cautelare più grave nei confronti dei tre giovani.

Dopo la serata da incubo, la giovane racconta tutto a un'amica che la accompagna dai carabinieri.
I militari accompagnano la vittima in ospedale dove i medici riscontrano i lividi lasciati dai tre. In un primo momento viene denunciato solo il fidanzato, ma non appena le immagini vengono visionate dal pm minorile la linea diventa più dura e i tre vengono arrestati.

"Era consenziente ed è solo un gioco erotico degenerato" è la linea di difesa dei tre giovani, promettenti calciatori di una importante società locale. "Lei sapeva cosa volevamo fare e aveva detto di sì" dicono. Il pm e il gip però non hanno creduto a questa versione e hanno fatto scattare le manette, che in caso di minori, vengono considerati l'ultima ratio come misura cautelare e viene scelta proprio per le situazioni più gravi. Nei prossimi giorni i tre verranno interrogati dal gip che deciderà se convalidare l'arresto o se attenuare la misura.