cronaca

Morirono 13 ragazze, tra cui la genovese Francesca
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 Il giudice spagnolo ha archiviato il caso che vedeva imputato l’autista dell’autobus che lo scorso 20 marzo provocò la morte di 13 giovani Erasmus in Catalogna. Il tribunale ha stabilito che il mezzo circolava alla velocità massima consentita di 100 km/h e quindi rispettava la velocità e i tempi di riposo regolamentari.

Nell’incidente persero la vita sette ragazze italiane, tra queste anche la genovese Francesca Bonello, 23enne studentessa di Medicina all'università di GenovaAnche l’uomo alla guida era rimasto gravemente ferito. La polizia regionale catalana lo aveva denunciato per 13 'omicidi per imprudenza' ritenendo, secondo la stampa spagnola, che un colpo di sonno fosse la causa più probabile della tragedia.

"E' assurdo, sono rimasto basito:
come si può archiviare un'indagine penale su un incidente stradale in cui l'autista del bus ha ammesso di essersi addormentato?". Il padre Paolo Bonello è sconvolto: "Ho saputo di questa decisione dalla chat che abbiamo creato per comunicare fra i genitori delle ragazze morte su quel bus. Trovo che sia assurdo. Significherebbe dire che il pullman è uscito di strada da solo".

Bonello, ingegnere, dice di voler conoscere meglio la decisione del giudice spagnolo. "Credo che avremo tempo di presentare ricorso e daremo subito mandato ai nostri legali". Il papà di Francesca ricorda che quella di oggi è la seconda brutta notizia sul caso in pochi mesi. Tempo fa i genitori delle vittime avevano ricevuto la notizia che l'assicurazione offriva 70 mila euro a vittima, ma con la decurtazione del 25% perché le studentesse non avevano le cinture di sicurezza allacciate. Il risarcimento è stato rifiutato.

Il giudice di Amposta, cittadina della Catalogna, ha escluso anche che tra le cause dell’incidente ci sia l’uso del telefono cellulare da parte dell’uomo alla guida. La polizia spagnola  aveva rilevato grazie alla scatola nera del bus diversi cambiamenti di velocità prima dello schianto. Secondo la stampa spagnola l'autista dopo l'incidente avrebbe anche detto ai soccorritori si essersi addormentato.

Al momento dell'incidente era emerso che il bus carico di studenti Erasmus era partito all'alba da Barcellona per Valencia per la tradizionale festa di primavera delle ‘Fallas’ per rientrare la notte successiva. Una pratica corrente nei viaggi in bus low cost per studenti fra le due città spagnole. Di recente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio delle famiglie delle vittime in occasione di una cerimonia dedicata al ricordo delle giovani vittime della tragedia, ha affermato che è "necessario che le attività connesse alla partecipazione di giovani a progetti di studio all'estero avvengano in una cornice di sempre maggiore sicurezza".