cronaca

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"Mi sono messo in contatto con il Governo e ho garantito che il Comune avrebbe fornito allo Stabile i mezzi finanziari necessari perché il teatro potesse essere considerato teatro nazionale": così Marco Doria, interviene sulla vicenda dell'esclusione dello Stabile dalla lista dei teatri nazionali. Il sindaco, intervenuto a Primocanale, esprime anche gratitudine per il lavoro di Maurizio Rossi, senatore di Liguria Civica che aveva seguito la vicenda già nelle scorse settimane.

"Ho avuto modo di apprezzare il lavoro del senatore a favore del territorio in diverse occasioni. Rossi dice che si era informato e che gli era stato detto che non c’erano problemi: evidentemente non gli è stata detta la verità", dice il sindaco. 

"Ho anche sottolineato l’importanza di questa istituzione per la città e che i conti fossero del tutto in ordine - prosegue doria - e che ci fossero dati certi sull’attività, perfettamente in linea con i requisiti del Ministero. Ho anche chiesto in maniera trasparente un’audizione per intervenire come amministratore"

"Noi come istituzioni cittadine abbiamo fatto il giusto. Non ho nulla da rimproverarmi. Quello che chiedo adesso, non essendo io in grado di dare valutazioni sulla qualità artistica di Genova, è un riscontro sui parametri oggettivi. Non tutti i teatri hanno le sale richieste, alcuni hanno fatto accordi in extremis. Mi sembra strano che chi agisce in questo modo venga messo davanti a chi aveva tutti i requisiti da subito. Vorrei vedere i bilanci di questi teatri. So che lo Stabile ha avuto un’amministrazione del tutto corretta: un criterio importante deve essere anche quello", conclude il primo cittadino.