politica

Spicchi d'aglio
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Incredibile. Dunque secondo quanto abbiamo letto, l’Intercity Thello che da Milano arriva al confine di Ventimiglia con la Francia, ferma da tutte la parti (Albenga, Alassio, Diano Marina ecc.), eccetto che a Bordighera.

Quando il convoglio transita nella stazione della perla del ponente ligure, così amata dagli inglesi e dagli scrittori, accelera, e fugge via verso Mentone. Perché Thello ce l’ha con Bordighera? Che cosa ha fatto di male alle ferrovie dello Stato italiano questa ridente cittadina da essere punita con l’isolamento?

Si scopre che i problemi nascono dall’appartenenza del sindaco Pallanca a una lista civica “non conforme” alla maggioranza regionale che domina la costa e l’entroterra, i porti e le vette innevate, gli oratori e le bocciofile, gli ospedali e i primari. L’assessore all’Isolamento ferroviario, Enrico Vesco, ha fatto finta di niente quando gli è arrivato sul tavolo l’elenco delle fermate liguri e ha dato il suo convinto assenso. Taglio di Bordighera compreso. Non lo ha nemmeno raccontato al presidente Burlando e all’assessore Paita ai quali dice tutto prima di spegnere la luce sul comodino.

Effettivamente il difetto d’origine del sindaco Pallanca sta tutto nella tessera politica di appartenenza: non è del Pd. Anzi, non è né del Pd maggioritario, né di quello minoritario. Se fosse stato con Cofferati dal treno in corsa, probabilmente, avrebbero lanciato pomodori marci sulle pensiline.  E’ più vicino al centro destra e quindi i suoi concittadini non avranno treni. Raggiungeranno le località liguri in biciletta, via mare col pedalò, con la mongolfiera, a piedi sulla l’Alta via dei monti liguri, a dorso di cammello, in landò. Ma non col Thello, che attraversando Bordighera fa i gestacci al sindaco Pallanca.

Ora la questione che opprime il solerte sottosegretario Nencini (che pure di movimento dovrebbe capirne possedendo il cognome di un mai dimenticato ciclista) è come comportarsi se altri assessori ai Trasporti della stessa maggioranza di Vesco (Pd-sinistre-Udc) volessero estendere il caso Bordighera a tutto il territorio nazionale.  In tal caso il sottosegretario dovrebbe farsi redigere una mappa politica dei sindaci Pd per individuare dove andranno a fermarsi gli altri Thello che scorrazzano sugli italici binari.

A Milano il sindaco è Pisapia: ci si ferma. In Lombardia il governatore è Maroni, leghista: via verso il Canton Ticino!  A Torino c’è Fassino: e qui i viaggiatori potranno scendere o salire. Ad Ascoli Piceno il sindaco è di Forza Italia: non ci si ferma. A Roma c’è Marino: che cosa fare in questo caso? Marino è in crisi, potremmo non fermarci ma far soltanto rallentare l’intercity: i viaggiatori scenderanno e saliranno al volo.

E dove c’è un sindaco di estrema destra? In questo caso, seguendo lo stile Vesco, si darà ordine al Thello di sfrecciare  a duecento e per sberleffo si azionerà il fischio. Tié, fascisti!

Direte: il solito giornalista str….  che vede scandali e scandaletti da tutte le parti. Avete ragione, amici. La storiella dell’intercity che non ferma a Bordighera, capitale dell’Umorismo,  perché il sindaco Pallanca non è del Pd me la sono inventata per farvi ridere. Però provate a raccontarlo ai bordigotti. Poi mi riferite  che cosa vi hanno risposto. Buona domenica. A piedi….