cronaca

Vicenda cominciata l'estate scorsa
1 minuto e 13 secondi di lettura
Cinque spettacoli 'rumorosi' al mese contro i 15 in cartellone e tutti con termine alle 23, allestimento e smontaggio del palco non più di notte ma nelle fasce orarie consentite ai lavori, risarcimento dei danni e delle spese di giudizio: a questo il tribunale ha condannato il Comune di Albissola Marina (Savona) chiudendo la querelle tra l'amministrazione comunale e una famiglia di turisti la cui casa affaccia sulla piazza dove d'estate vengono allestiti alcuni spettacoli.

La vicenda risale all'estate scorsa: il cittadino in questione aveva chiesto al Comune di limitare gli spettacoli perché il frastuono, soprattutto quello degli applausi di entusiasti spettatori, durava nella notte. Nessuna risposta era venuta se non la divertita protesta degli spettatori che alla fine dello spettacolo alzavano cartelli con scritto 'applausi' invece di battere le mani. Le perizie hanno dimostrato che il rumore misurato all'interno dell'appartamento durante gli spettacoli e le operazioni di montaggio e smontaggio del palco era dalle 3.5 alle 10 volte superiore al valore limite di tollerabilità (3 decibel oltre il rumore di fondo).

Un frastuono così alto "da impedire - si legge in sentenza - una normale conversazione". L'esposizione a un rumore di questa portata, oltre a ledere diritti costituzionali dei residenti, "rende inadeguata l'abitazione allo svolgimento della vita personale e familiare, causando frustrazione - si legge sempre in sentenza - per l'impossibilità di ottenere una risposta al proprio disagio da parte dell'ente preposto alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini".