cronaca

Perquisizioni Gdf in azienda di yacht dopo le denunce dei clienti
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Questa mattina i militari della Guardia di Finanza di Savona, su delega della Procura, hanno eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti della società MondoMarine, che costruisce yacht, e di parte dei soci, amministratori e consulenti. Le operazioni, tuttora in corso, interessano i cantieri e gli uffici di Savona, Pisa e Milano, ed hanno portato al sequestro di documentazione aziendale utile alle indagini. L'operazione nasce dalle denunce di alcuni clienti che sostengono di essere stati truffati.


Le ipotesi investigative per le quali si procede sono truffa, bancarotta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito mediante fatture per operazioni inesistenti e distrazione di somme dalla contabilità aziendale. Il provvedimento arriva nel pieno della crisi di MondoMarine: il 6 dicembre non è arrivato il concordato preventivo per scongiurare il fallimento ma il tribunale, preso atto dell'interesse di un soggetto (Palumbo Group Shipyard) all' affitto del ramo d'azienda, ha rinviato tutto al 19 dicembre. Da una settimana il cantiere è occupato dai lavoratori.


La notizia di una indagine nei confronti di MondoMarine non ha colto di sorpresa i lavoratori che da una settimana stanno occupando il cantiere navale di Savona. "Il provvedimento era nell'aria - afferma Luca Valente della Rsu sindacale -. Lo abbiamo sempre detto, abbiamo visto sotto i nostri occhi franare tutto e non per problemi di mercato, prodotto e professionalità, dato che il lavoro non mancava. Le ragioni erano altre, e questa crisi finanziaria non ci ha mai convinto". Ora la paura è che l'indagine possa bloccare l'iter che dovrebbe portare, entro il 19 dicembre, all'affitto del ramo d' azienda al Palumbo Group salvando così i posti di lavoro di un' azienda sull'orlo del fallimento: "La giustizia farà il suo corso, ma i lavoratori e le lavoratrici del cantiere hanno bisogno di risposte immediate sul loro futuro - commenta Lorenzo Ferraro della Cgil - e non possono rimetterci per colpe di altri".