cronaca

57 secondi di lettura
E' un vero e proprio braccio di ferro tra Genova e la Turchia per lo smaltimento del relitto della Concordia. A fronte della esperienza e della dell professionalità dei turchi il capoluogo ligure sta preparando un'offerta che vede in forte sinergia l'impegno dei lavoratori dei diversi punti di eccellenza del porto:  gli esperti dei cantieri Mariotti, Saipem e San Giorgio, i lavoratori della Culmv e i rimorchiatori che sarebbero decisivi per il traporto del relitto dal Giglio a Genova. Inoltre, Genova garantirebbe uno smaltimento più ecologicamente compatibile rispetto a quello turco.


Intanto, è' stato fissato a 100 milioni di euro il tetto che le assicurazioni pagheranno per lo smaltimento di Costa Concordia. Lo ha stabilito il club degli assicuratori che assiste l'azienda del gruppo Carnival. Secondo quanto si è appreso, sarebbero loro a spingere per un trasferimento in Turchia del relitto naufragato al Gigli. Il progetto di smaltimento a Piombino è stimato in 110 milioni, mentre quello di Genova è di poco inferiore ai 100. Anche questo contribuirebbe a spingere la Concordia verso il porto ligure, qualora la nave dovesse restare in Italia, come ha chiesto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.