cronaca

Premiati i vincitori del concorso '27 gennaio - giorno della memoria'
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 Si è svolta la prima tappa del viaggio della delegazione del Consiglio regionale nei luoghi simbolo della persecuzione del popolo ebraico durante la Seconda Guerra mondiale. Gli studenti, accompagnati dal presidente dell'Assemblea legislativa Francesco Bruzzone, dai consiglieri Alice Salvatore e Luigi de Vincenzi e dai rappresentanti della comunità ebraica ligure e dell'Aned ligure, hanno visitato il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

"Tornare in questi luoghi significa calarsi in una realtà fatta di violenza sistematica, di morte pianificata e di lucido sterminio e rappresenta una lezione indimenticabile per tutti noi - ha detto il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone - L'emozione che ha suscitato la vista del muro delle fucilazioni, delle camere a gas, delle squallide e fredde camerate dove hanno alloggiato, e dove spesso sono morti, migliaia di uomini, donne e bambini deve trasformarsi in lucida consapevolezza affinché queste terribili pagine scritte nella storia dell'Europa, non debbano più ripetersi".

Secondo il presidente "è questo il compito da assegnare alle giovani generazioni, che dovranno vigilare affinché anche dai più insignificanti episodi di intolleranza non germoglino, a causa del pregiudizio e dell'indifferenza, nuove tragedie di queste proporzioni". Il presidente ricorda che proprio questo obbiettivo ha spinto l'Assemblea legislativa, attraverso la legge n.9 del 16 aprile 2004 a istituire il concorso regionale "27 gennaio: Giorno della Memoria", indirizzato agli studenti degli istituti di scuola media superiore della Liguria, concorso a cui fino ora hanno partecipato oltre tremila ragazzi.

Premiati nell'occasione i vincitori. Si tratta di Giorgia Bolognesi e Sara Cianci del liceo Giordano Bruno di Albenga, di Lorenzo Brusco, Greta Kovacic, Ludovica Migliardi, Giulia Rabellino, Fabiana Ruocco, Deborah Savio e Lorenzo Venturino in rappresentanza del gruppo musicale del Liceo San Giovanni Calasanzio di Carcare e di Lara Laganà del Liceo San Giuseppe Calasanzio sempre di Carcare. Premiati anche Elisa Mignacca dell'Istituto "In memoria dei Morti per la Patria" di Chiavari, Alice Magnetti, Cristian Cosenza, Alessandro Falletti, Luca Antonuccio in rappresentanza delle classi III e IV dell'Istituto Augusto Migliorini di Finale Ligure, Giulio Cassinelli del Liceo Santa Maria Immacolata di Genova, Leonardo Mariotti, Francesco Testa, Davide Giannini, Matteo Rio, Julie Sorrenti, Anna Gamenara e Emanuele Palummeri in rappresentanza dell'Istituto Primo Levi di Ronco Scrivia, Martina Suppa e Alessia Galluzzo del Liceo Giandomenico Cassini di Sanremo. Premi inoltre a Arianna Francese e Valeria Damonte del Liceo Gabriello Chiabrera - Arturo Martini di Savona, Giulia Fano dell'Istituto Paolo Boselli - Leon Battista Alberti di Savona, Sara Delfino e Elena Capuzzi del del Liceo Giuliano Della Rovere di Savona e Tommaso Aiello del Liceo Antonio Pacinotti della Spezia.

La visita è iniziata da Auschwitz, che divenne operativo, come campo di lavoro, nel 14 giugno 1940, ma nel 1941 fu attrezzato con camere a gas e venne trasformato in un campo di sterminio. Li furono uccise o morirono, a causa delle terribili condizioni di lavoro, delle esecuzioni, delle violenze e della fame, oltre 70 mila persone. La delegazione ha deposto una corona di fiori davanti al muro delle fucilazioni, dove furono uccisi migliaia di oppositori politici, e ha visitato alcuni padiglioni del campo.

La delegazione ha in seguito raggiunto il vicino campo di sterminio di Birkenau
che, insieme ad Auschwitz e al terzo polo di Monowitz e alcune decine di sotto-campi, rappresenta il complesso più grande realizzato dal nazismo per attuare il progetto di "soluzione finale della questione ebraica": vi trovarono la morte oltre un milione di persone. Gli studenti, secondo il rito ebraico, hanno deposto in memoria delle vittime liguri dell'Olocausto alcuni sassolini sulle traversine della Yuden Rampe, i binari di fronte alla piccola stazione ad Auschwitz-Birkenau dove i deportati, che arrivavano da tutti paesi dell'Europa occupata, scendevano dai treni e raggiungevano a piedi il lager. Quindi sono entrati nel campo e hanno visto quel che resta delle baracche in legno e dei forni crematori. Una corona di fiori è stata deposta davanti alla lapide dedicata alle vittime italiane.