cronaca

Tra i tanti problemi della struttura uno dei peggiori è quello dei servizi
1 minuto e 53 secondi di lettura
Prosegue l’inchiesta di Primocanale sulle criticità della casa del calcio per Genoa e Sampdoria

L’odore acre entrando nei bagni, sporcizia ovunque, il manto erboso secco. E’ sempre più critico lo stato della struttura sportiva genovese che ogni fine settimana, tra Genoa e Samp, ospita quasi 20mila persone.

Il male storico del campo di Marassi, sotto i riflettori mediatici, anche nazionali, è da sempre il manto erboso. Tra rizzolature, misto sintetico e teloni antipioggia la quadratura del cerchio non è stata mai trovata. Sul finire di agosto, in occasione dei match di Coppa Italia, l’effetto ‘campo di patate’ era sotto gli occhi di tutti. Ora si è corso ai ripari.

I problemi del Ferraris, purtroppo, non si concludono con il rettangolo di gioco tra ascensori guasti e seggiolini rotti nelle due gradinate. La Nord e la Sud si presentano da tempo con ampie zone calve. I seggiolini sradicati sono tanti. Certo chi ha commesso questo danno andrebbe punito, ma i seggiolini andrebbero sostituiti. Costano 12 euro l’uno, non un’enormità se si considera che acquistandone 400 nuovi si andrebbe a spendere quanto una mezza giornata di ingaggio di un calciatore.

Ma la situazione peggiore è quella dei servizi igenici, in cui di igienico c’è solo la scritta sul muro.

La scritta servizi igienici fatta a bomboletta, le piastrelle saltate, il forte odore e sul pavimento una non meglio identificata fanghiglia: ecco i bagni dello stadio Luigi Ferraris.

Ragionevolmente dai servizi igienici di uno stadio non ci si aspettano marmi di Carrara e asciugamani di lino, però i limiti minimi di decenza e igene sarebbero doverosi. A tali limiti, tra muri rotti, ruggine e sporcizia a Genova non ci si avvicina neanche lontanamente.

Le società di calcio genovesi, che ora hanno la gestione dell’impianto sportivo, si spera possano pensare come hanno in parte fatto per il terreno anche ai servizi per gli utenti del Ferraris.

Intanto a Madrid, capitale della Spagna, lontani da Genova e dal Ferraris, dopo il match tra Real e Valencia ecco le speciali lampade che illuminano il terreno per favorire la crescita dell'erba. E il campo appare in ottime condizioni. Un po' come a Marassi, no?