politica

Il commento
1 minuto e 31 secondi di lettura
Si sono agitati in tanti perché il candidato-sindaco del centrodestra Marco Bucci ha detto a margine di un incontro che, se diventasse sindaco, parlerebbe con tutti, anche con i rappresentanti della comunità islamica, per discutere su progetti futuri. E ha aggiunto saggiamente: “Non sono al corrente di nessun progetto, ma non escludo mai niente che viene dai cittadini per definizione”.

Marco Bucci ha detto una cosa onesta da uomo libero e pensante con la sua testa. Un buon sindaco parla con tutti. Tutti quelli che hanno un comportamento civile e civico, che non marciano a compartimenti stagni, che non hanno come filosofia l’esclusione dell’Altro. Quello no perché è comunista, l’altro no perché è capitalista, l’altro nemmeno perché è vegano, quello neppure perché è omosessuale. Basta che siano persone civili e che rispettino le leggi dello Stato italiano e le regole dell’amministrazione comunale della città in cui vivono. Questa è l’unica ragione che vale.

Giusto quindi se Bucci, qualora diventasse sindaco, vorrà parlare anche con la comunità islamica e ascolterà se gli verrà riproposto il tema della costruzione di una Moschea (le città del mondo ne sono piene), tema che in città ha suscitato nel passato molte polemiche e che le giunte di sinistra dalla Vincenzi a Doria hanno regolarmente anestetizzato.

La Moschea non è una priorità della città. Ma se un privato ha un progetto per un edificio religioso che alla comunità pubblica non costa un euro (meglio se tale progetto può portare vantaggi) che rispetta tutte le regole urbanistiche, di ordine pubblico eccetera eccetera, perché non discuterne?

Mi sarei scandalizzato del contrario, ma questa è una città sempre più strana.