cronaca

Magnitudo 4.0 con epicentro a Ponzano, problemi sulla linea ferroviaria
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Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0, con epicentro a Ponzano, nel comune di Santo Stefano Magra, è stata avvertita chiaramente in tutto il territorio spezzino, nel Levante ligure e in provincia di Massa Carrara verso le 16.38. Aperta la sala della Protezione civile regionale.

Panico tra i cittadini, soprattutto ai piani alti delle case e degli uffici, ma il sisma è stato percepito anche al livello del suolo. Molte le chiamate ai Vigili dei fuoco, si sta valutando se ci sono danni. Al momento sono state osservate venature negli edifici più vecchi e comignoli pericolanti, con qualche caduta di calcinacci. Una famiglia è stata evacuata a Borghetto Vara per un problema strutturale.

Interrotta per precauzione la linea ferroviaria tra La Spezia e Sarzana. Riaperta la Pontremolese, mentre sulla litoranea per qualche ora si è circolato un solo binario, in direzione della Spezia. I treni hanno accumulato ritardi fino a due ore e mezza. Sono stati chiamati nove bus per permettere di far defluire i passeggeri, circa 400 persone, a Sarzana verso La Spezia e Santo Stefano Magra. La circolazione è ripresa regolarmente nella notte.

L'evento è stato localizzato dalla rete nazionale dell'INGV a una profondità di 9 chilometri. Secondo testimoni, la scossa è stata intensa ma breve, all'incirca 10 secondi. Almeno altre due scosse di attestamento sono state registrate ancora in provincia della Spezia dall'Ingv alle 16.45 e poi poco dopo le 17 la prima di magnitudo 1.9 e la seconda di 1.2. Gli alunni che stavano svolgendo gli esami di terza media nella scuola di piazza Verdi della Spezia hanno interrotto gli orali proprio a causa della scossa. Decine di persone si sono riversate in strada a Sarzana, alla Spezia e nei centri vicini al luogo dell'epicentro, oltre che in provincia di Massa Carrara, al confine con la Liguria.

Paura anche all'interno delle scuole materne, che proseguono l'attività nella prima parte dell'estate. Alcuni edifici sono stati evacuati. Coinvolti anche alcuni  studenti di una scuola superiore ancora impegnati nelle prove dell'esame di maturità alla Spezia, che si sono precipitati fuori dalle aule al momento della scossa. In strada anche gli alunni di un istituto a Santo Stefano Magra. "Ho preso la mamma in carrozzella e il gatto e ci siamo precipitate fuori", ha detto una signora ancora spaventata alla Spezia. 

Stessa situazione nei centri commerciali della Spezia e di Santo Stefano Magra dove centinaia di clienti e addetti sono stati fatti allontanare a seguito della scossa che ha colpito la zona. Lo riferiscono i Vigili del Fuoco della Spezia che stanno verificando alcune crepe e fessurazioni segnalate in alcuni edifici. Al momento, comunque, non risultano situazioni di pericolo o feriti.

Il comune più colpito è Santo Stefano Magra, dove è stato lolcalizzato l'epicentro. "In questo momento stiamo verificando con i Vigili del fuoco e i geometri del Comune se ci sono danni alle strutture. Nelle prossime ore valuteremo se tenere chiuse le scuole domani", riferisce il sindaco Paola Sisti. 

A Sarzana era in corso la riunione dei sindaci dell'ente Parco di Montemarcello Magra Vara. "Abbiamo sentito una botta incredibile - racconta il sindaco di Brugnato Corrado Fabiani, presente all'assemblea -Era in corso l'intervento di uno dei colleghi. Abbiamo pensato dapprima di buttarci sotto al tavolo. Poi ci siamo precipitati per strade, e come noi moltissime persone". La seduta è stata ovviamente sospesa.

I sismologi dell'INGV spiegano che lo spezzino è un'area a pericolosità moderata.
In passato non si sono registrati in passato terremoti molto forti. Il più violento, di magnitudo 6,5, è avvenuto nel 1920 qualche chilometro più a est, nella Garfagnana. Si ritiene che l'intensità percepita sia stata analoga a quella di un quinto grado della scala Mercalli, ossia la vecchia scala sismica basata sulla descrizione degli effetti dei terremoti. In questa scala il quinto grado corrisponde a una scossa piuttosto forte, avvertita anche da persone addormentate e con la caduta di oggetti.

I sismologi sono al lavoro per ricostruire il meccanismo che ha generato il terremoto: "è una zona complessa", ha detto il direttore del centro, Alberto Michelini, perché entrano in gioco movimenti di tipo diverso. Per esempio, di solito in quest'area avvengono terremoti di tipo distensivo, come la maggior parte di quelli che avvengono nell'Appennino, secondo forze esercitate in senso perpendicolare. Il terremoto di oggi è stato generato da una faglia trascorrente, ossia generato da una struttura superficiale nella quale i due lembi della crosta terrestre scorrono l'uno contro l'altro sullo stesso piano.