cronaca

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La cosa grave anzi gravissima, è che la società di servizio pubblico televisivo che incassa 2.5 miliardi di euro dai cittadini non solo chiede 0.51 cent per il televoto di Sanremo ma consente a 8 giudici, da lei scelti con tanto di gettone di presenza e ospitalità’ a Sanremo, di ribaltare il voto di 150.000 cittadini!!!


La regia dell’operazione è di Rai Com Spa società al 99.9% di Rai che
commercializza i prodotti Rai ed anche ha trattato l’operazione “Televoto” con le compagnie telefoniche. Gli ignari cittadini che hanno creduto di incidere per eleggere il vincitore di Sanremo, avrebbero versato alla fine tra tutti circa 75.000 euro che in gran parte restano nelle tasche delle compagnie telefoniche e una percentuale importante a Rai Com. Una piccolissima parte alla fine sarebbe arrivata alla “Mamma” ma parliamo di importo risibili.


Quello che è inaccettabile è aver preso in giro i cittadini, si poteva evitare questa vergognosa messinscena, non fare il televoto e far decidere a tavolino agli 8 giudici che peraltro non si sa con quali criteri siano stati scelti. Oppure accettare solo i voti dei cittadini e non buttarli, come accaduto, nel cestino, rendendo inutile lo sforzo e la partecipazione popolare al voto!


Poi su Rai Com ci sarebbe altro da dire compreso che si chiama Raicom ( fa commercio di prodotti) ma dal 2012 è’ incaricata di stipulare tutte le convenzioni anche di servizio pubblico per conto di Rai e si trattiene il 15% solo per la mediazione di accordi già’ definiti tra istituzioni.


Ad esempio trattiene quasi 2 milioni di euro solamente per stipulare il contratto di servizio sulle minoranze linguistiche del Friuli per conto della Presidenza del Consiglio che riconosce alla regione autonoma 12.5 milioni di euro.
Ma se sino al 2011 questi contratti se li faceva direttamente Rai perché ha passato questi accordi “dovuti” a Rai Com? E perché viene pagato con denaro pubblico ben il 15% a Rai Com?

Se fossi ancora in Vigilanza farei un’interrogazione e ancor più oggi che scopro che Rai Com è l’artefice (o solo il passacarte ma ben remunerato) del mostruoso sistema del televoto di Sanremo.

Maurizio Rossi, Ex componente Commissione vigilanza Rai