salute e medicina

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L'Azienda ligure sanitaria della Regione Liguria (Alisa) e l'Asl 5 Spezzino hanno deliberato di conferire l'incarico all'avvocato Giuseppe Sciacchitano del Foro di Genova per attività di consulenza legale e difesa per costituzione di parte civile dopo la maxi inchiesta sugli appalti truccati nell'Asl 5 Spezzino.

I fatti si riferiscono all'inchiesta chiusa il 3 aprile scorso con 4 arresti e sette ordinanze di custodia ai domiciliari nell'ambito di una vasta operazione di contrasto alla turbativa d'asta. Al dirigente dell'Asl5 arrestato sono stati contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d'asta. Gli arresti domiciliari sono stati notificati a due imprenditori spezzini, un imprenditore di Catania e 4 professionisti e tecnici spezzini e lombardi. Uno di questi era già stato condannato nel novembre 2017 a 7 anni e 6 mesi con interdizione perpetua dai pubblici uffici per delitti contro la pubblica amministrazione nell'ambito di un altro procedimento. Secondo l'accusa, il dirigente spezzino avrebbe favorito, in fase di gara, la multinazionale e altri imprenditori per ottenere regalìe e denaro. In un caso, secondo le indagini della Guardia di finanza, avrebbe addirittura confezionato una gara su misura per un'impresa di Pizzighettone (Cr), arrivando a inviargli le schede dei concorrenti perché ne correggesse la valutazione.

"Dall'esame dell'ordinanza di applicazione cautelare adottata dal gip nei confronti di un dirigente dipendente di Asl 5 nel procedimento penale pendente al Tribunale della Spezia emergono profili attinenti a attività illecite poste in essere dal dirigente nell'ambito di procedure di fare indette dalla Centrale regionale di acquisto costituita presso Alisa - spiega la delibera del commissario straordinario di Alisa, Walter Locatelli -. Il direttore della Centrale regionale degli acquisti, in considerazione della gravità dei fatti che hanno portato al provvedimento del giudice ed al fine di veder tutelata la posizione giuridica e patrimoniale dell'azienda, anche in riferimento al grave danno di immagine che la vicenda ha procurato, ritiene necessario approntare adeguate difese e costituirsi parte civile".