cronaca

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Ancora una volta per la Liguria sembrano esserci poche notizie positive in termini di infrastrutture. L'intervento più atteso, quello legato alla riforma portuale, slitta nuovamente. Per ora esulta solo Savona, la cui autorita' portuale evita la soppressione. Ma gli operatori devono aspettare ancora per avere i tanto sospirati provvedimenti per il rilancio del settore.

Le divisioni interne al pd, quelle dentro il governo (il capitolo porti sarebbe uno di quelli che ha provocato lo scontro Renzi-Lupi) continuano a frenare le aspettative per il comparto portuale.

Tra le lo opere finanziate c'è il Terzo Valico. Per l'alta velocità ferroviaria Genova-Milano sono previsti altri 200 milioni: fondi insufficienti per completare i lavori, ma che consentiranno di proseguire i cantieri.

Ancora poche chiarezze sulla Gronda, che è restata fuori dal decreto perchè non cantierabile in tempi stretti e della quale si discuterà in un incontro al Ministero dei Trasporti lunedì, mentre il decreto presentato ieri prevede 20 milioni per l’ammodernamento e l’ampliamenti dell’aeroporto di Genova: al momento non è chiaro se i fondi per il Cristoforo Colombo arriveranno da Roma o se saranno ottenuti in autofinanziamento con lo sblocco delle tariffe aeroportuali ferme da diversi anni. Sempre nello Sblocca Italia sarebbero previsti anche finanziamenti per la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia.

Rinviata la discussione sulla riforma portuale, inizialmente prevista nel decreto Sblocca Italia: stralciata dal documento la soprressione di 9 autorità portuali, tra cui quella della di Savona.