turismo

225 coraggiosi ad Alassio, 256 al cimento del 'Bagnun' di Riva
1 minuto e 30 secondi di lettura
C'era anche una bimba di 1 anno tra i nuotatori che hanno dato vita al tradizionale cimento di Santo Stefano di Alassio. In 225 si sono buttati in mare, con l'acqua a 16° e la temperatura esterna a 14°. Oltre alla bimba di 1 anno, si è buttato anche un pensionato di 88 anni - il più longevo - e una donna di 80 anni. Molti i turisti stranieri tra cui una donna tedesca.

Cimento anche a Riva Trigoso: 256 partecipanti alla 15esima edizione organizzata dal Bagnun. In acqua dal più piccolo di 4 anni di Modena alla pensionata di 66 anni di Milano che hanno sfidato i 14,5° dell'acqua di mare e i 12° esterni. 

LA STORIA DEL CIMENTO DI RIVA - L'iniziativa, organizzata dal Comitato del Bagnun e dal Comune di Sestri Levante, prende spunto da uno spaccato vero della storia rivana. Gli abitanti, senza un porto, erano costretti durante tutto l'anno ad operazioni “bagnate”. Basti pensare che ogni giorno per salire a bordo dei gozzi era necessario mettersi in mutande e quindi saltare sulla poppa della barca mentre chi era a prora remava con forza per prendere il largo. È vero negli anni '60 sul mercato arrivarono i primi stivali a gambale, ma i marinai di Riva Trigoso sapevano che avrebbero potuto essere pericolosi in caso di caduta in acqua per via del peso e allora si continuo' a fare il bagno fuori stagione. Vi sono immagini che ritraggono i leudi mentre scaricano in mare le botti nei mesi di gennaio e febbraio ed i marinai con mutandoni e maglie di lana gettarsi in mare per agganciarle e portale a terra. Di qui il Cimento Invernale che vuole essere un momento goliardico ma anche la dimostrazione che la sensazione del freddo è più forte fuori dell'acqua che al suo interno.