salute e medicina

Parla il presidente del secondo gruppo italiano della sanità privata
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Qui investiremo e faremo quelle scelte che servono al territorio in particolare vorremmo interrompere i viaggi della speranza e quindi trattenere i cittadini, i pazienti liguri nella loro regione” così Ettore Sansavini presidente di GVM, secondo gruppo italiano della sanità privata, che dopo la storica presenza di ICLAS (Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità) a Rapallo aumenta la presenza in Liguria con la casa di cura genovese Villa Serena.
Sansavini, nuovo presidente del CdA di Villa Serena conferma poi l’intenzione di crescere in Liguria come gruppo “la consideriamo una regione di grande interesse”


Un nuovo investimento di GVM in Liguria, perché Villa Serena?


Sono molto soddisfatto di questo investimento, è una clinica storica il prossimo anno compie 100 anni quindi ha una vera storia di clinica privata. Io ho deciso di entrare in questa struttura per la storia che ha ma anche per ciò che rappresenta nella città di Genova e non solo per la regione. Un investimento che penso di poter accreditare maggiormente nei confronti della popolazione dando questo contributo di esperienza che ho in tanti anni di impegno in sanità e anche con una sinergia che penso si possa proporre in termini scientifici e in termini anche clinici.


Un investimento importante dal punto di vista anche di nuove attrezzature e apparecchiature: nel suo obiettivo che cosa dovrebbe rappresentare Villa Serena?

Oggigiorno nella sanità moderna investire è d'obbligo perché la tecnologia cambia tutti i giorni e quindi si aggiorna e per tenere il passo bisogna pensare di investire continuamente e quindi qui investiremo: investiremo e valuteremo bene in che modo le scelte che andremo a fare, certamente faremo quelle scelte che possono servire al territorio e in particolare vorremmo interrompere i viaggi della speranza e quindi trattenere i cittadini, i pazienti liguri nella loro regione.



Qual è l'altro obiettivo nella nostra regione?

Diciamo che oggi c'è un'apertura da parte del governo regionale dell'entrata del privato anche in ospedali pubblici che verrebbero indirizzati al privato per la gestione. Noi stiamo partecipando a queste gare e vedremo un po' i risultati se sono anche a nostro favore. Certo ci interessa ulteriormente crescere in questa regione che consideriamo una regione di grande interesse per ciò che è stata, per ciò che è e ciò che può diventare un domani perché mi risulta che in questi ultimi anni abbia avuto una crescita e stia recuperando e a livello di imprese e a livello economico.


Quando si parla di privato soprattutto in sanità c’è sempre un po’ di polemica che cosa secondo lei invece il privato apporta nella sanità e può portare anche nella nostra regione?

La sanità è tutta pubblica la sanità che è garantita dal servizio sanitario nazionale è pubblica ma questo pubblico viene gestito dagli ospedali pubblici, dalle strutture pubbliche e dalle strutture private. Le strutture private eseguono la loro prestazione, la loro attività attraverso l’accreditamento cioè una convenzione con il pubblico e di conseguenza è un'attività resa per conto del pubblico ed è un'attività pubblica anche quella che esprime il privato.
Quando oggi parliamo di sanità privata parliamo di attività di strutture sanitarie private che ricevono pazienti totalmente privati cioè paganti in proprio ma si stanno sviluppando le assicurazioni, le assicurazioni integrative ecco su questo anche le cliniche private dovranno fare riferimento. Vi sono pazienti oggi assicurati in aumento e quindi è un ventaglio che si sta sempre maggiormente aprendo e le cliniche private possono dare veramente il loro un loro grande contributo.