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Due colpi di scena rivoluzionano la classifica della prima tappa del Sanremo Rally Storico: nella prima prova speciale, San Romolo, "Pedro" e "Lucky" forano contemporaneamente ruote anteriori delle rispettive Lancia Delta Ksport e scivolano nelle retrovie della classifica assoluta.

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Poi, nel corso della quinta frazione cronometrata, corsa in notturna sui 19,240 chilometri della Mini Ronde, una uscita di strada del francese Valliccioni, sino a quel momento secondo assoluto con la Renault 5 Turbo, e l'assegnazione dei tempi imposti ai piloti che non hanno potuto effettuare regolarmente la prova, lanciano in testa alla classifica di fine tappa il pavese Matteo Musti.

Quarto assoluto sino alla quarta frazione cronometrata, il lombardo navigato dal siciliano Francesco Granata sulla Porsche 911 Rsr Island Motorsport, si trova così al comando della gara, strappando la leadership a Lucio Da Zanche e Giuseppe Mancuso. È quindi per una beffarda situazione, comunque inevitabile, che l'equipaggio lombardo della Piacenza Corse ha abbandonato la prima posizione assoluta nella gara sanremese, che ha conquistato e tenacemente difeso per quattro prove speciali e, suo malgrado, trovarsi ad occupare la quinta piazza, con ben 23"8 di ritardo dai nuovi leader e tutto da rifare.

 Aiutati nella rimonta dai tempi imposti, sono "Lucky" e Pons a balzare al secondo posto assoluto, con 15" di ritardo da Musti, dopo essere stati bravi a rimontare dalla venticinquesima piazza nella quale erano stati relegati da un foratura della gomma anteriore sinistra della Lancia Delta nel corso della prima prova speciale.
Sono invece riusciti a mantenersi al terzo posto assoluto gli svedesi Myrsell e Juntilla, Porsche 911 Rsr, ma dovendosi difendere dal possibile attacco che potrebbero sferrare i francesi Comas e Vesperini, quarti assoluti con la Lancia Stratos e soli 4" di ritardo dagli svedesi.

Sesto è il norvegese Jensen con la Porsche 911, precedendo il genovese Rossi settimo alla prima gara con la Porsche 911 SC Autorlando sport, ed in duello con il milanese Peter Zanchi, ottavo con la Delta della Milano Autostoriche.

Noni assoluti sono Baggio e Zanella, con la Lancia Rally 037 primi 4. Raggruppamento Tricolore e della classe E6; seguiti nell'assoluta da Volpato e Sordelli, terzi del 3. Raggruppamento e primi di classe D3. Tra le duemila Gruppo 4 sono davanti gli svizzeri Girardo.

Diciassettesimi assoluti con la Fiat 131 Abarth, diciannovesimi assoluti sono Amerio e Piovano, primi di classe D2 con la Volkwagen Golf GTI.  Conducono il Gruppo 2 del 2. Raggruppamento, i novaresi Vicario e Frasson, ventunesimi assoluti con la ford Escort MK1. Problemi ai freni rallentano invece la gara di Ormezzano e Cavagnetto, sesti di classe D4 con la Talbot Lotus.

Nel primo raggruppamento è corsa da primato quella di Paganoni e dall'Acqua, Porsche 911 nei colori della Isola Vicentina, in testa con margine sui britannici Sheldon, secondi a bordo della Lotus Elan ma davanti a Zampaglione e Consiglio, terzi ma con problemi al motore della Porsche 911 s. Un guasto alla trasmissione della Porsche 911 s, ha costretto Rimoldi e mantovani al ritiro dalla prima tappa, con l'intenzione di rientrare in gara nella seconda.

Nella seconda tappa sono in programma le restanti sei prove speciali, 81 chilometri cronometrati con l'arrivo finale alle 16:16 a Sanremo, sul palco posto presso la vecchia stazione.

Classifica dopo cinque prove speciali: 1. Musti - Granata (Porsche 911 Rs) in 49'00"3; 2. "Lucky" - Pons (Lancia Delta Int.) a 15"2; 3. Myrsell - Junttila (Porsche 911 Rs) a 19"2; 4. Comas - Vesperini (Lancia Stratos) a 23"2; 5. Da Zanche - Mancuso (Porsche 911 Carrera) a 23"8; 6. Jensen - Pedersen (Porsche Carrera Rs) a 44"7; 7. Rossi - Casazza (Porsche 911 Sc) a 1'07"4; 8. Zanchi - D'Esposito (Lancia Delta Int.) a 1'15"9; 9. Baggio - Zanella (Lancia Rally 037) a 1'28"4