cronaca

La protesta davanti alla statua di Mike Bongiorno
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"Chiediamo che quando si prepara un regolamento di arte di strada, lo si discuta con tutti: cittadini, ma anche artisti. Nel caso di Sanremo, inoltre, troviamo ingiusto l'aver vietato l'utilizzo di basi musicali, che penalizza diverse categorie e l'aver permesso l'amplificazione degli strumenti a corda soltanto a chi è iscritto al Conservatorio, ed ha superato almeno tre esami, oppure è iscritto alla Siae". A parlare è Giuseppe Boron, presidente della Federazione nazionale degli artisti di strada, a margine della manifestazione di protesta di fronte alla statua di Mike Bongiorno, per portare l'attenzione sulle problematiche che riguardano la categoria e la difficile relazione con i Comuni.



"Vogliamo regolamenti condivisi - ancora Boron - che valorizzino l'arte di strada. Il regolamento di Sanremo è concettualmente sbagliato e il Tar si è già espresso, in modo a noi favorevole, sull'articolo 5, relativo agli strumenti a corda". Alla manifestazione è intervenuta anche una delegazione del Comune composta dai consiglieri Mario Robaldo, Giuseppe Faraldi e Alessandro Lanteri. "Ci sono gli artisti da strada, ma anche i cittadini che pagano le tasse a Sanremo e che si lamentano per la musica sotto casa o lo studio - ha dichiarato Robaldo -. Non è semplice accontentare tutti, ma cercheremo di andare incontro alle esigenze degli uni e degli altri. Non siamo contro gli artisti da strada, ma difendere quelli veri, che hanno delle basi artistiche".

Per il consigliere Lanteri, la creazione di un regolamento ad hoc era necessaria per porre fine ad alcuni episodi di racket: "Purtroppo, siamo stati costretti a creare un regolamento restrittivo, dopo che ci erano stati segnalati episodi di violenza, con persone che si impossessavano di alcuni pezzi di via Matteotti o che chiedevano la percentuale sulle offerte". (Foto Ansa).