cronaca

40 secondi di lettura
Un medico e un’ostetrica del “Cuamm medici con l’Africa”, da poco rientrati dalla Sierra Leone in Lombardia, sono stati messi in isolamento precauzionale: a spiegarlo è la stessa associazione che, aggiunge, si tratta di normalissima routine per chi è stato in Sierra Leone per tre o quattro mesi. Avendo avuto soltanto contatti indiretti, il periodo di quarantena si attesta sui venti giorni circa, ossia il tempo massimo di incubazione della malattia. Per chi invece si occupa della logistica in territorio africano, spiega il Cuamm, non è previsto alcun periodo di isolamento.

Al momento i due non presenterebbero alcun sintomo di Ebola e il rischio è etichettato come “intermedio”. Non vi sarebbero, infine, su tutto il territorio nazionale altri casi di operatori sanitari sottoposti a isolamento precauzionale.