salute e medicina

Via libera per l'Azienda ligure sanitaria della Regione Liguria
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Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge per istituire dal 30 settembre 2016 l'Azienda ligure sanitaria della Regione Liguria (Alisa). Darà un'unica governance alle cinque Asl esistenti, che rimangono in vita, ma si 'svuotano' di potere. Sono stati 16 i voti a favore (centrodestra), 15 i contrari (Pd, M5S e Rete a Sinistra). Il voto sancisce la soppressione dell'Agenzia sanitaria regionale (Ars) a cui subentrerà Alisa dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa, patrimoniale, organizzativa, tecnica, gestionale e contabile.

COME FUNZIONA - Opererà sulla base di linee di indirizzo emanate dalla Giunta regionale, che ne nominerà il direttore generale e il direttore sanitario, ma nella prima fase sarà guidata da un commissario. Avrà sede a Genova e potrà essere articolata in sedi operative territoriali. Alisa sarà dotata di personale proprio acquisito mediante procedure di mobilità dalla Regione, dalle Aziende sanitarie, dagli altri enti del servizio sanitario regionale e da altri enti pubblici.

COSA FARÀ - Effettuerà la rilevazione continua dei dati, l'aggregazione dei soggetti erogatori, il consolidamento delle reti di specialità, il monitoraggio dell'edilizia sanitaria, lo sviluppo del sistema autorizzativo, l'integrazione fra assistenza primaria ospedaliera, domiciliare e residenziale, l'integrazione della rete sanitaria e sociosanitaria. "Gli obiettivi di Alisa - spiega il vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale - saranno quelli di dare una governance unica alle Asl, di armonizzare la gestione complessiva, di abbattere la burocrazia, centralizzare gli acquisti, ridurre gli sprechi, programmare le strutture sanitarie".

GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA - La governance è "una delle maggiori criticità che abbiamo riscontrato negli incontri sul territorio dove ogni Asl operava come una repubblica a sé, senza un'effettiva azione che potesse dare medesime procedure, evitare sprechi, fornire omogenee risposte ai bisogni dei cittadini,  ha detto l'assessore Viale. La Giunta Toti vuole arrivare a "un'omogeneità organizzativa del sistema sociosanitario con indirizzi comuni a tutte le Asl su procedure, protocolli, standard assistenziali, operativi e organizzativi, per programmare le azioni in modo coerente su tutto il territorio, allocare risorse sulle reali esigenze epidemiologiche e demografiche dei cittadini".

Il compito della nuova Azienda sarà di migliorare la qualità delle prestazioni. "I principi fondanti della creazione dell'Azienda - ha puntualizzato Viale - sono l'efficienza, l'efficacia, la razionalità e l'economicità nell'impiego delle risorse per garantire omogeneità di accesso ai servizi a tutti i cittadini liguri, equilibrando la sinergia tra la sanità e le politiche sociali con attenzione specifica alle esigenze dei territori, anche attraverso il coinvolgimento dei sindaci.

Il prossimo step che porterà al completamento della riforma sanitaria prevede la riorganizzazione dei distretti sociosanitari, l'integrazione ospedale territorio nelle Asl e la modifica delle procedure di controllo e accreditamento. Alisa consentirà di allocare risorse sulle reali esigenze epidemiologiche e demografiche dei cittadini, fare contratti con eventuali erogatori privati, attivare un efficiente sistema di controlli ed effettuare accreditamenti con maggiori standard qualitativi, stabilire rapporti coerenti con tutti i soggetti (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie e associazioni), definire i rapporti e convenzioni con Irccs e Aziende ospedaliere.

OPPOSIZIONI CRITICHE - Il M5s ha definito Alisa una scatola vuota, il Pd la ritiene "una inutile Asl in più. Anziché diminuirle le hanno aumentate". Per Rete a Sinitra è "una mancata riforma". "La scelta della Giunta Toti di mantenere le 5 Asl presenti in Liguria, a cui se ne aggiunge un'altra, 'Alisa', è discutibile, suscita più di qualche dubbio", dice il capogruppo di Rete a Sinistra Giovanni Pastorino. "Una scatola vuota inutile, dannosa e incostituzionale che aggiunge costi e poltrone nella sanità ligure, sottraendoli dalle risorse destinate ai livelli essenziali di assistenza. Ad oggi non conosciamo ancora quale siano le direttive della Giunta poiché lo stesso Ddl prevede che, a 180 giorni dall'entrata in vigore di Alisa, verrà fatta la vera riforma sanitaria. Uno specchietto per le allodole", dice Francesco Battistini del M5s.

"E' l'inizio della riforma della sanità ligure - replica Viale - c'è chi ci attacca per aver creato un'azienda unica, chi per un scatola vuota, si mettano d'accordo. Bisognava superare le cinque Asl che non dialogano mantenendo un'organizzazione territoriale". Il consigliere Pd Valter Ferrando evidenzia come "alla faccia del risparmio e della maggiore efficienza, la Giunta Toti non paga di aver fatto salire a 148 milioni di euro, in un solo anno, il debito sanitario, oggi decida di aggiungere un'altra azienda sanitaria che aumenterà costi e burocrazia".

"Sul tavolo - rimarca la capogruppo Pd Raffaella Paita - restano ancora parecchi nodi irrisolti come la carenza di personale, il problema delle cure fuori regione, le liste d'attesa". "Chi ha governato per dieci anni la Sanità farebbe meglio a tacere vedendo come sono ridotti i pronto soccorso, le liste d'attesa, gli ospedali e la sanità ligure. Fateci lavorare, tra un anno vedremo se abbiamo avuto ragione", replica Matteo Rosso (FdI). E l'assessore allo sviluppo Edoardo Rixi dice: "Con Alisa ci saranno più attenzione ai territori e risposte ai bisogni dei cittadini".

In una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil sostengono che "Alisa sarà una vera e propria struttura pesante con tutti gli organi gestionali previsti per le aziende pubbliche e con i relativi costi, che supporta tecnicamente la Giunta Regionale e centralizza le competenze gestionali su materie sovraordinate rispetto alle Asl, aziende ospedaliere, Ircss e Istituti facenti capo al Ssr. Genererà un aumento dei costi, unico caso nel panorama nazionale, sottraendo per il finanziamento di Alisa fondi previsti per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza".