salute e medicina

Novità importante in tutta Italia
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È terminato il conto alla rovescia. A partire da marzo 2016, gli italiani dicono addio alla vecchia ricetta rossa del medico di famiglia, che va in pensione e cede il passo a tablet e computer. La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa.

Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi. Ma ricetta elettronica non è ancora sinonimo di abolizione della carta. Per ora, infatti, riceveremo dal dottore un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà di recuperare la prescrizione anche in caso di malfunzionamenti del sistema o assenza di linea Internet. Ma quando il sistema andrà a regime anche questo foglietto sparirà, rendendo la procedura interamente 'paperless'.

In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono, però, ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l'ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta elettronica, in compenso, varrà in tutte le farmacie del territorio nazionale. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza e grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell'assistito. Starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.

Tra i vantaggi della ricetta elettronica, spiccano senz'altro il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosse e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari.