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L'allenatore: "E' evidente che davanti manca qualcosa". Ferrero, defilato, ripensa al Palermo
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Dopo Riccardo Pecini, nel ritiro della Sampdoria a Pontedilegno è arrivato anche il vicepresidente Antonio Romei, che si è trattenuto lungamente a cena con il ds Osti e l’allenatore Di Francesco per fare il punto sul mercato che ristagna. Il tecnico, dopo l’amichevole con Sellero Novelle, ha lanciato un messaggio preciso: “E’ evidente che in attacco manca qualcosa”, ha detto Di Francesco.


La Samp per poterlo accontentare deve però risolvere il nodo Denis Praet, che assomiglia sempre di più alla bella di Torriglia: da almeno due anni sembra che tutti lo vogliano ma nessuno lo piglia. Dopo Valencia e Leicester, si è rifatto sotto il Milan, ma con scarsa convinzione di fronte ai 25 milioni richiesti da Corte Lambruschini. Nei giorni scorsi non è andato a buon fine anche uno scambio con Benassi della Fiorentina. Romei ha comunque incontrato l’agente di Emiliano Rigoni, giunto in Italia per trattare il trasferimento del suo assistito dallo Zenit San Pietroburgo: l’operazione è calda. Si è invece raffreddata la pista che portava all’egiziano Trezegut, ad un passo dall’Aston Villa per la ragguardevole cifra di 15 milioni.


In questo scenario appare evidente il ruolo defilato del presidente Ferrero, che peraltro non ha smesso di interessarsi al Palermo: “Barcollo ma non mollo”, ha dichiarato il Viperetta, di fronte alle preclusioni della città siciliana nei suoi confronti. Ferrero sta cercando un altro club da gestire, prima di firmare il contratto di compravendita della Sampdoria con il gruppo Vialli. Nella rimpatriata di Cremona l’ex bomber ha lasciato filtrare con gli ex compagni il suo ottimismo per il buon esito dell’operazione.