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Per i blucerchiati Quagliarella e Muriel. Ocampos unico guizzo del Grifone
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Sampdoria e Genoa, stessa partenza e chiusura agli antipodi. I blucerchiati al Ferraris vanno sotto di due gol contro il Sassuolo e capovolgono il risultato a proprio favore. Nel 3-2 finale festeggiato coi tifosi c'è la doppietta di un super Muriel e il centesimo gol in serie A di Quagliarella. Genoa che all'Olimpico parte in svantaggio con la Lazio, riacciuffa per un attimo la partita con Ocampos e poi si lascia andare. Squadra senz'anima che torna dalla capitale con un 3-1 che rispecchia pienamente i valori espressi in campo. 


LAZIO-GENOA

La Lazio batte il Genoa per 3-1 e per i rossoblù è una sconfitta che non ha molte attenuanti. La squadra di Juric non fa punti e non convince. E il gruppo stavolta è apparso senz’anima, quasi irriconoscibile rispetto ad inizio stagione.

Il Grifone aveva iniziato il match con la formazione annunciata. Edenilson al posto di lazovic, Rigoni in appoggio a Ocampos e Pavoletti. Per i padroni di casa che con questi tre punti allungano a 8 risultati utili la striscia positiva mandano tra i pali Strakosha al posto di Marchetti infortunato e insieme a immobili presentano Anderson, che sarà decisivo e Keita.

Il primo tempo ha subito la svolta. Lazio in vantaggio al 10’ con Felipe Anderson che trova la coordinazione giusta e con un gran gol batte Perin. Il Genoa prova a organizzare una reazione dopo aver subito la rete quasi a freddo. Ma è la Lazio a sfiorare il raddoppio con Immobile murato alla disperata da Orban.

Al 21’ finalmente il Grifone si fa pericoloso con Ocampos che trova la buona giocata servendo in area Pavoletti che brucia Wallace ma spedisce fuori di poco. Juric in panchina è una furia vuole il ritmo piu’ alto ma soprattutto Veloso rallenta le operazioni e a volte perde palla banalmente. Così è Burdisso a salvare Perin su colpo di testa di Immobile. L’ultimo quarto d’ora però vede il Genoa più arrembante e sono tanti i cross in area biancoceleste ma Strakosha non corre quasi mai pericoli seri. E quasi allo scadere è Parolo a sfiorare il raddoppio ancora su iniziativa di Immobile molto attivo.

Nella ripresa entra Ninkovic per Rigoni. E il Genoa riprende da dove aveva terminato con un po’ più di coraggio. Così arriva il pari di Ocampos con una iniziativa personale. Ma dopo pochi minuti, al 58’ Orban secondo l’arbitro Di Bello commette fallo di Anderson in area. Rigore e dal dischetto Biglia batte Perin.

Tutto da rifare per il Genoa. Esce Pavoletti con problemi alla caviglia ed entra Simeone. La lazio intanto contunua il suo gioco con veloce ripartenze e fa male. Il palo su tiro di Parolo salva i rossoblù dalla terza rete che però è solo rimandata. Al 65’ è Wallace a risolvere sfruttando un pallone vagante in area con difesa di Juric di sale. Passano i minuti e non succede più niente. Il Genoa sparisce dal campo e Juric toglie pure Ocampos per mettere Pandev negli ultimi 10 minuti. Arriva pure l’espulsione di Orban al 91’ per una resa incondizionata e domenica al Ferraris arriva la Juventus.



SAMPDORIA-SASSUOLO

Una rimonta che verrà ricordata a lungo. Con un Muriel da favola, un Quagliarella da cento e una squadra in forma smagliante, la Sampdoria capovolge l'immeritato 0-2 impresso sul tabellino sino a metà del secondo tempo e chiude il conto col Sassuolo marcando un 3-2 che rappresenta una splendida iniezione di fiducia. Emiliani avanti al 64' con Ricci, raddoppio con Ragusa a distanza di dieci minuti. Poi è un assolo blucerchiato: Quagliarella all'84' accorcia, Muriel pareggia dopo due minuti e al primo di recupero ottiene un calcio di rigore che il colombiano trasforma.

Partenza equilibrata con Giampaolo che sceglie l'usato sicuro, ottenendo ragione dal campo. Regini confermato sull'esterno, Fernandes non si tocca così come Muriel e Quagliarella. Le occasioni da gol più luminose sono al 24' (azione fermata per fuorigioco) e poi al 28' (svarione di Consigli e Fernandes fallisce il tap-in). Il Sassuolo subisce l'entusiasmo doriano ma si rende anche pericoloso con Ricci e Ragusa. Si va al riposo sullo zero a zero, l'impressione è che la Samp abbia il pallino del gioco.

Il secondo tempo vede in apertura ancora Consigli protagonista in negativo. Poi si accende Muriel con due azioni devastanti: la prima volta lo ferma il portiere neroverde, che si riscatta dagli errori precedenti, poi è Peluso a toccarlo al limite dell'area. Punizione sprecata e arriva il gol del Sassuolo: una bella triangolazione sviluppata sulla sinistra che trova al centro Ricci pronto a segnare. La Samp non trova la quadra e non reagisce. Passano dieci minuti e cala il gelo su Marassi: Ragusa servito sul filo del fuorigioco mette sul palo più lontano. Ed è 0-2.

La questione sembra chiusa, ma non lo è. Giampaolo inserisce Praet e Schick per dare freschezza. Minuto 84: Quagliarella si invola verso la porta, palo interno e ribattuta in rete. Per lui è il centesimo centro in serie A, festeggiato con un'apposita maglia celebrativa. È l'inizio di un incubo per il Sassuolo: all'86' Muriel servito da Quagliarella fa ancora centro sotto la Sud, mandandola in delirio. La Samp ci crede, gli avversari non capiscono più nulla. Appena passato il 90esimo Doveri fischia il penalty: Antei ha steso Schick in area. Muriel dal dischetto trasforma e chiude la pratica.