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La giornata ligure del leader della Lega
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"Toti e Zaia: sono due bravissimi governatori. Entrambi dicono che vogliono occuparsi di Liguria e Veneto. Ma sicuramente in una squadra di governo sarebbero il top".

Matteo Salvini a Primocanale parla di scenari possibili dopo il 4 marzo, non nega che vedrebbe bene i presidenti di Liguria e Veneto dentro il governo, se il centro destra vincesse le elezioni, anche se ribadisce che al momento hanno dichiarato di voler restare nelle rispettive regioni.

Salvini parla poi del modello Liguria: "Non vedo l'ora di applicarlo a 60 milioni di italiani dal 5 marzo, con un centro destra compatto".
 
Poi però il leader della lega rimarca le differenze con Forza Italia "Certo che ci sono - dice - Salvini è Salvini, non è Berlusconi, per storia, per presente, per patrimonio. Le differenze ci sono per esempio quando Berlusconi parla di condono edilizio".

"Trovare una sintesi? Non se ne parla neanche - puntualizza - In tema di cemento, pensiamo ai disastri che ci sono stati anche in Liguria".

Salvini è meno preoccupato rispetto alle differenze sull'Europa: "Lo abbiamo scritto nero su bianco, deve prevalere l'interesse nazionale rispetto alle direttive Europa".

Sulla premiership sottolinea che se la lega prende un voto in più, l'indicazione di chi andrà a Palazzo Chigi è scritta nel simbolo della lega. E se avrà un voto in più Forza Italia? Tajani? Ghedini? "Sarà una sorpresa - dice Salvini - Le sorprese mi piacciono limitatamente. Io spero che gli italiani scelgano la chiarezza".

Ma cosa succederebbe invece se non uscisse una maggioranza dal voto del 4 marzo?
"Niente inciuci. Se il parlamento riuscisse ad approvare in tempi rapidi una nuova legge elettorale ben venga. Di certo la Lega non darà la sua fiducia in una alleanza con il Pd, con i 5 Stelle, con altri".

E su Maroni e i maroniani che potrebbero sostenere le larghe intese si limita a dire che sono "Fantasie giornalistiche".

Sulle polemiche dopo i fatti di Macerata legate alle sue dichiarazioni (“l’Islam incompatibile con i nostri valori”) precisa: “Non metto in discussione la libertà di religione. Ma poi aggiunge:

"Basta fare un esercizio, guardare la dichiarazioni islamica dei diritti dell'uomo. C'è scritto che la legge islamica prevale su quella nazionale. La libertà di pensiero è limitata dal corano. E che la donna vale un po' meno dell'uomo. Posso avere dei dubbi sul fatto che concedere una moschea a Genova o in altre città, significhi dare spazio a chi vuole imporre, non un dio, ma anche una legge, la legge islamica? Fare finta di niente è una ipocrisia tipica della sinistra".

I fatti di Macerata non sarebbero dovuti accadere. Non mi piace dire 'lo avevo detto'. La violenza è sempre da condannare, punto. E' evidente che aver fatto arrivare 6-700 mila persone per Genova, Roma o Milano che vivono di reati, non aiuta la convivenza civile".

Poi il leader della Lega annuncia i provvedimenti che dovrà fare subito il nuovo Governo. Il primo sarà un colpo di telefono alla Marina Militare e alla Guardia Costiera: ragazzi si salvano tutti, ma prima di farne sbarcare uno mi chiamate, perchè l'Italia non è un campo profughi.

Il secondo: la legge Fornero, una legge sbagliata. Come coprire il superamento di quella legge? Proponiamo una pace fiscale per rottamare le cartelle fiscali con importi inferiori a 100.000 euro. Incassare subito il 15% di quelle cartelle. La gente torna lavorare e a sorridere. E lo stato incassa.