sport

Nato dal raggruppamento delle sedi di Sanremo, Imperia e Savona
1 minuto e 44 secondi di lettura
Sabato 28 novembre si svolgeranno le elezioni per scegliere i Dirigenti dell'Automobile Club del Ponente Ligure, il nuovo Ente che nascerà dal raggruppamento dei tre Automobile Club di Savona, Imperia e Sanremo. Le motivazioni che hanno portato a questa fusione sono state molteplici, a partire dalla razionalizzazione dei costi.

Tuttavia, allo scopo di mantenere il presidio dei territori, nel progetto di accorpamento è stato previsto che il nuovo Ente mantenga l’apertura dei propri sportelli come avviene attualmente, senza sostanziali modifiche nello svolgimento e nell’offerta delle attività caratteristiche di cui finora molte persone, anche non associate, hanno usufruito.

L'Automobile Club del Ponente Ligure sarà giuridicamente efficace a partire dal 1° gennaio 2016. Questa iniziativa, non certo indolore per la perdita di identità locale, potrà portare un periodo di stabilità anche economica alla struttura, consentendo di riprendere iniziative di diffusione della cultura dell’auto, pur mantenendo inalterate le strutture e le presenze degli uffici sul territorio, così come i soci e gli utenti sono oggi abituati a frequentare e pertanto alla sede centrale di Imperia rimarranno associate le sedi distaccate di Sanremo e di Savona.

Gli organi politico/amministrativi saranno eletti il 28 novembre 2015 e, per agevolare i Soci dei tre Enti che dovranno selezionarli attraverso il voto, i seggi elettorali saranno allestiti presso le tre sedi degli attuali Automobile Club : AC Sanremo, AC Imperia e AC Savona.

Sarà una sfida impegnativa per i prossimi amministratori: riorganizzare un Ente a questi livelli significa agire strategicamente su nuovi scenari ed essere all’altezza di tessere opportune relazioni istituzionali con le altre pubbliche amministrazioni e con le molteplici istituzioni ed associazioni anche private, dimostrando di essere validi interlocutori rispetto alla mission fondamentale dell’ACI: la tutela dei molteplici versanti della mobilità.

Non si tratta,  dunque, di organizzare solo gare automobilistiche ed eventi sportivi, occorre gestire un Ente pubblico che deve autofinanziarsi con la capacità di costruire servizi a tutela degli automobilisti, siano essi associati o semplici cittadini, oltre che naturalmente garantire l'occupazione per chi lavora al suo interno.