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Il commento del presidente di Liguria Civica e di Berruti
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Liguria Civica ha commissionato il sondaggio a Digis dopo l’alluvione a Genova del 9 ottobre e prima della nuova ondata di maltempo in Liguria del 15 novembre. “Avevamo contestato la decisione di fare le primarie del Pd il 21 dicembre, una data inopportuna per il rispetto che quel partito deve ai cit­tadini genovesi e liguri”, sottolinea il presidente dell’associazione e senatore Maurizio Rossi. 

Il parlamentare genovese riparte dalle frasi di Matteo Renzi. “Non possiamo che rimarcare che tutto ciò che diciamo da un anno e dove noi sembravano i ‘gufi’, giusto per usare un termine renziano, adesso viene sostenuto dagli uomini del premier Roma. Il nostro sondaggio infatti è stato realizzato prima dei disastri del 15 novembre e, soprattutto, prima della pubblicazione su L’Espresso dell’articolo che di fatto rottama la politica di Burlando e pone seri dubbi sull’opportunità di candidare Raffaella Paita alla presidenza della Regione. Inoltre, il fatto che Cofferati sia affiancato da una squadra di giovani rappresenta un ulteriore progresso tra esperienza e nuovo modo di interpretare il futuro".

Il settimanale nell’articolo “In apnea anche Burlando” parla proprio di declino, gaffe, scandali ed errori del governatore ligure per l'intero ventennio di potere
. “I numeri del declino li raccontiamo da tempo. In molti mi chiedono, anche con espressioni piuttosto colorite e talvolta pesanti, perché Liguria Civica si occupa delle primarie del centrosinistra. La risposta è semplice. Sosteniamo che le primarie esprimeranno con molta probabilità il nuovo presidente della Regione e quindi sono affari nostri come di tutti i liguri di ogni parte politica che arrivi a governare la Liguria la migliore persona sullo scenario politico”, sottolinea il senatore Rossi. 

Un candidato che dovrà essere di rottura col passato burlandiano, ma non necessariamente ‘nuovo’. Il senatore e la sua associazione su questo non hanno dubbi. “Ci spaventa il ‘nuovo’ in questo momento perché la Liguria non è in un momento di opulenza. Servono persone molto esperte per riparare ai guai innumerevoli che sono stati fatti, in particolare nell’ultimo decennio, che hanno portato la Liguria a essere la regione peggiore del Centro-Nord nella sanità, l’occupazione giovanile, fallimenti e scarsi investimenti per le aziende. Senza dimenticare un’età media degli abitanti sempre più alta”.

Il ritratto del candidato giusto per il futuro della Liguria il senatore Rossi lo traccia in modo convinto. “Serve una persona esperta, che sappia governare bene i rapporti col mondo del lavoro cercando di limitare i conflitti sociali. In una regione cosi devastata è comprensibile che le proteste siano alle porte. Quando ci saranno i candidati degli altri schieramenti esprimeremo la nostra opinione e faremo un nuovo sondaggio. Comunque non riteniamo che, in una situazione come quella attuale, un candidato del centrodestra avrebbe vita facile per affrontare problematiche cosi complicate. Riteniamo che un candidato del centrosinistra al vertice di via Fieschi sia oggi più indicato per avere un dialogo migliore col mondo del lavoro e dell’occupazione”, ha concluso Rossi.

Un sondaggio che il sindaco di Savona, Federico Berruti, legge in maniera positiva per il futuro della regione. “Sono convinto, non da oggi, che in Liguria ci sia bisogno di un cambiamento profondo delle politiche pubbliche e dei loro contenuti. Anche nel modo di esercitare il potere pubblico”. Candidato alle primarie e poi autore di un passo indietro, per Berruti “Cofferati aggrega un equipaggio molto variegato. Al di là dell’anagrafe, sta costruendo una squadra di trentenni sul tema del rinnovamento rispetto all’esperienza di governo e sistema di potere negli ultimi decenni. Ho sostenuto Renzi quando era scomodo, lo sostengo oggi che è di moda e lo sosterrò anche in momenti difficili. Non ho mai fatto parte di ragionamenti dietro il marchio del premier. Dopo il largo appoggio ricevuto in Liguria nell’era post Bersani sarebbe utile aprire un dibattito sull’attuale progetto di conservazione più che di rinnovamento”. Berruti sul futuro della Liguria non ha dubbi e conclude: “E’ bene che si apra un nuovo ciclo senza un sequel del precedente, con un sistema di potere della Regione in grave crisi”.