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Via libera dell'assemblea capitolina all'istituzione nella Capitale del registro delle Unioni Civili. A dare l'ok al provvedimento, voluto dal sindaco Ignazio Marino e preceduto da mesi di polemiche, la maggioranza di centrosinistra e M5s che ne sono anche promotori. Hanno votato contro Ncd, Fi e Fdi. Si è astenuta la Lista Marchini. Per Il sindaco Marino, "Roma, con il suo esempio, spera di poter contribuire a sbloccare le titubanze dei legislatori". In aula tra il pubblico anche Nichi Vendola.

"Finalmente anche Roma si dota di un registro delle unioni civili. E' un risultato atteso da tempo, che pone Roma sempre più in prima linea sul fronte dei diritti degli individui e del riconoscimento dei legami affettivi stabili. La Capitale dà il segnale che, in questa città, l'amore è uguale per tutti". Così il sindaco Ignazio Marino.

Palloncini colorati a forma di cuore lanciati in aria e sullo sfondo il Campidoglio. Ma anche un girotondo attorno al Marco Aurelio sulle note di Bella Ciao. La festa per l'approvazione della delibera sulle unioni civili si è spostata dall'Aula Giulio Cesare in piazza. Decine e decine di manifestanti pro unioni civili hanno festeggiato sotto Palazzo Senatorio l'ok al provvedimento dato dal consiglio comunale di Roma. C'è chi ha portato palloncini colorati a forma di cuore, chi invece ha preferito ballare e fare un girotondo attorno alla statua del Marco Aurelio. In piazza la consigliera comunale Imma Battaglia, prima firmataria della delibera sulle unioni civili, e l'ex parlamentare Vladimir Luxuria.