Gli agenti che dopo i fatti incriminanti sono stati trasferiti ad un altro incarico, ritiravano le armi, che gli utenti riconsegnavano agli uffici della Questura e al posto di mandarle al macero, alcune di esse, sarebbero state vendute a privati intascando i proventi. I due agenti, raggiunti formalmente nei giorni scorsi da un avviso di garanzia, rischiano una pena che va dai 3 ai 10 anni di carcere.
cronaca
Rivendevano armi destinante al macero, indagati due agenti di polizia
I due agenti, uno imperiese e uno di Ventimiglia, rischiano dai 3 ai 10 anni di carcere
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Dopo aver ritirato le armi per portarle al macero, le rivendevano a privati. La Procura della Repubblica di Imperia ha iscritto nel registro degli indagati due agenti della polizia di Stato in servizio presso la Questura di Imperia con l’ipotesi di reato di peculato. I due, uno imperiese e l’altro residente a Ventimiglia, erano in servizio all’ufficio armi di piazza Duomo quando, a seguito di alcune verifiche sono emerse delle irregolarità nella procedura di distruzione delle armi, facendo scattare l’inchiesta dapprima interna e in seguito della magistratura.
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