cronaca

L'assessore: "Giusto tutelare un'ultra minoranza"
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Sono solo cento su 20.000 pasti serviti al giorno le domande di 'panino a scuola' presentate dalle famiglie al Comune di Genova per avere la possibilità di portarsi il cibo da casa in alternativa alle mense scolastiche. Il dato lo ha fornito l'assessore Pino Boero in consiglio comunale a Genova in risposta di un'interrogazione dei capigruppo Lilli Lauro (Forza Italia) e Antonio Bruno (FdS).

"Il Comune ha lanciato l'indagine dopo la sentenza del tribunale di Torino
secondo cui il 'panino a scuola' è un diritto di tutti - spiega - un terzo delle domande è arrivato nelle scuole del Levante di Genova, trenta da Pegli, le altre dal resto della città. È giusto tutelare un'ultra minoranza, - ribadisce - vogliamo fare in modo che la mensa diventi un momento educativo, il costo medio di 6,50 euro a pasto in tempi di crisi è poco ragionevole, lo ammetto, ma il fai da te non è una cosa buona".

Sul numero molto ridotto, però, potrebbe aver pesato la campagna di "boicottaggio" - nelle parole della Rete Commissioni Mense Genova - messa in atto dai presidi. In alcuni casi sono scattate le denunce. L'assessore Boero comunque assicura:  "Abbiamo scritto alla Asl, che proibisce l' introduzione di cibo extra scolastico negli spazi mensa per tutelare i bambini allergici, e al Miur per avere una risposta chiara sul tema, non vogliamo violare i diritti di una minoranza e nemmeno danneggiare una maggioranza" aggiunge.