porti e logistica

Il presidente della società Maugeri: "Pronti a dare risposte concrete"
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 “I cittadini devono essere informati su quali sono gli impegni previsti nella nuova concessione richiesta da Porto Petroli al Comune, devono sapere quali sono le procedure di sicurezza previste e quali lavori verranno compiuti. Questo è un fattore centrale e importantissimo” così il senatore di Liguria Civica Maurizio Rossi durante il convegno di Terrazza Colombo sul tema 'Genova e il petrolio, la convivenza è ancora possibile?'.


Il senatore della Repubblica entra poi maggiormente nello specifico chiedendo a Porto Petroli un chiarimento su quella che è la situazione del toroide, la piattaforme al largo del porto utilizzata un tempo da alcune specifiche navi per scaricare il petrolio senza la necessità di dover entrare in porto. Struttura danneggiata diversi anni fa da una mareggiata. “Il toroide non è stato più utilizzato - precisa Rossi -, si è rotto e non si è mai provveduto alla sua riparazione. Nell’accordo di programma firmato da Porto Petroli riguardo al ribaltamento al mare di Fincantieri c’era un impegno preciso per ripristinarlo. Nella nuova istanza di concessione invece dell’argomento non c’è più traccia” spiega Rossi.



Un terzo punto sollevato dal senatore riguarda i lavori di manutenzione e sicurezza delle condutture che poi si attaccano agli oleodotti che trasportano il materiale: “Quelle condutture non sono soggette alla la legge Seveso (la direttiva europea nata dopo l’incidente che coinvolse la fabbrica della Brianza e che impose ai paesi dell’Ue di dotarsi di una politica comune in materia di prevenzione dei grandi rischi industriali). Bisogna dare delle risposte certe ai cittadini su qual è lo stato di manutenzione di queste condutture”.



E nel corso del convegno il presidente di Porto Petroli Maurizio Maugeri ha risposto alle domande precisando: “Noi siamo sempre disponibili a parlare al territorio, siamo pronti al dialogo in qualsiasi momento, ma prima c’è da precisare una questione: la sicurezza è il ‘focal point’ di Porto Petroli: Stiamo investendo molto sotto questo punto di vista: l’obiettivo è ridurre le probabilità che un accadimento avvenga e questo lo si fa con maggiori controlli e maggiore manutenzione. Un secondo elemento di particolare impartanza - prosegue Maugeri - riguarda l’immediatezza delle azioni da compiere in caso di eventuali problemi. Su queste cose abbiamo investito 15 milioni in tre anni. Spesa già in corso, fatta comunque prima della firma della nuova concessione”.