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Bagarre in aula sul confronto per il ddl Riforme in discussione al Senato: un centinaio di parlamentari di M5s, Sel, Lega e gruppo misto di Camera e Senato si sono riuniti nel tardo pomeriggio nei pressi di Palazzo Madama per andare in corteo sotto al Quirinale e chiedere di essere ricevuti dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano e protestare sulla 'tagliola' decisa dalla maggioranza in merito al dibattito sulle riforme. Una decisione presa per accelerare i tempi, e superare lo stallo di 7850 emendamenti e centinaia di interventi. 

I gruppi che hanno presentato emendamenti ostruzionistici oggi si sono riuniti per valutare una riduzione del numero degli emendamenti. Ma Sel, M5S e Lega, supportati da alcuni dissidenti del Pd e di Fi, non cedono di fronte a quello che definiscono un aut aut 'inaccettabile'. 'Riteniamo irresponsabile che per una revisione costituzionale, davanti alla nostra disponibilità di discutere nel merito, hanno scelto la strada di accelerare i tempi e tagliare la discussione', dice la senatrice di Sel Loredana De Petris. 'Abbiamo presentato la nostra proposta con le questioni fondamentali: elezione diretta dei senatori, riequilibrio delle Camere, referendum. Non è stata presa assolutamente in considerazione'

M5S chiede che il dibattito prosegua senza alcuna tagliola. Per il M5S il punto da modificare 'assolutamente' è quello relativo al Senato elettivo: ma in realtà proprio su questo, il Governo non ha intenzione di fare nessun passo indietro.