cronaca

Il vicesindaco Busa: "Serve un aiuto dalle Istituzioni"
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 Lo scorso 24 novembre la furia del meteo si abbattè anche sul paese di Rezzo, in piena val Arroscia. A distanza di quasi sei mesi tanti sono i lavori di ripristino realizzati, a iniziare dalla messa in sicurezza dell'alveo del torrente Giara. Ma oggi a preoccupare è la presenza della frana causata da qui giorni di tempesta di fine novembre che colpirono non solo Rezzo ma tutto il Ponente ligure.


Un appello alle istituzione arriva dal vicesindaco del comune della val Arroscia Marco Busa. "E' rimasta una massa di terra latente che in caso di nuove e forti piogge potrebbe crollare in un secondo. Si tratta di un intervento corposo e costoso. Ci auguriamo che la Regione, che fino ad oggi è stata molto attenta alle nostre esigenze, possa dare un contributo per permettere il proseguo dei lavori di messa in sicurezza del territorio".

La paura, neanche troppo nascosta, è che una volta terminita la stagione estiva, l'incubo possa ripresentarsi. "Siamo circa 400 persone in paese – sottolinea il vicesindaco - se la frana dovesse scendere ci troveremo il territorio completamente paralizzato" conclude Busa.

E a rimarcare l'importanza dei lavori fin qui realizzati per recuperare strade e vie del paese, è il sindaco Renato Adorno: "Abbiamo fatto e stiamo facendo il massimo per arrivare all'inizio dell'estate con il paese completamente sgombero, pulito e bello. Pronto per accogliere tutti i turisti che vorrano venire a visitare aziende e bellezze del nostro territorio".