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“La rivoluzione è appena iniziata, gli 80 euro e l'Irap sono l'antipasto'': a dirlo in un’intervista a Repubblica il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che spiega : “Adesso serve ''mantenere credibilità sui mercati. Se ci riusciamo, allora presto potremo allargare il taglio delle tasse agli incapienti, alle partita Iva e ai pensionati''. Per Renzi bisogna dare un segnale alle famiglie, e ammette che il bonus degli 80 euro ha il difetto di non premiare chi ha figli rispetto a chi non ne ha.

E poi le altre priorità: a giugno scatterà la riforma della giustizia, e nell’agende del governo c’è anche l’identità digitale: “Entro un anno daremo una 'identità digitale' a tutti. Daremo un pin a ogni italiano - promette il presidente del consiglio - i cittadini useranno quel codice per entrare in tutti gli uffici della pubblica amministrazione restando a casa. Con quel pin potranno pagare le multe o le tasse, prenotare una vista all'Asl o disbrigare le pratiche della giustizia''.

Intanto è polemica sui taglia l’università: 30 milioni subito e 45 milioni dal 2015. Una spending review sugli atenei contro la quale il ministro Stefania Giannini promette di battersi.