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Dopo la lunga settimana di battaglia in Senato sulle riforme il Premier Renzi ha commentato le polemiche di questi giorni. "Pensano di fare arrabbiare me o il governo, ma ho l'impressione che stanno facendo arrabbiare i cittadini". "Se vogliono fare 8.000 emendamenti e bloccare il Senato - ha detto Renzi - si chiama ostruzionismo, ma noi ci mettiamo lì e poco alla volta andiamo avanti con la serenità di chi sa che non ci stanchiamo, si stancano prima loro". "L'8 agosto? Dopo c'è il nove, il dieci? non c'è una data finale decisiva. In politica però bisogna dire fino a quando si discute, poi si decide. Se non ce la facciamo l'8 c'è la settimana dopo. Non è un problema di giorni, non dobbiamo correre facendo le riforme tanto per farle, ma a chi dice sempre no diciamo che noi non molliamo".

Il presidente del Consiglio ha proseguito sul discorso delle riforme e ha risposto alla domanda sull'ipotesi di andare alle urne: "Le urne non si possono costantemente invocare. Per me questo Parlamento è in grado di cambiare sul serio, e spero che chi fa ostruzionismo si renda conto di che danno stanno facendo all'Italia e a loro stessi". Il commento del Premier sull'ultimo viaggio della Concordia "Non vorrei la solita retorica. C'è il dolore per quello che è accaduto, il gesto scriteriato di qualcuno che ha creato un danno così grande. Poi gratitudine per i gigliesi, e l'orgoglio perché l'operazione non era facile, l'ha fatta l'Italia, e quando ci si mette può fare di tutto".