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Scontri a Parma tra la polizia e i centri sociali, che stavano manifestando nel centro della città aspettando la visita del premier Matteo Renzi. Alcuni manifestanti hanno provato a sfondare il cordone di polizia che ha risposto con una carica.

"Ci sono stati più scioperi in queste settimane che contro tutti gli altri governi. Ma il governo sta cercando di mettere in piedi tutte le azioni necessarie per far ripartire il lavoro. Se coloro i quali non hanno mai scioperato in passato, oggi scioperano sempre, gli faccio i miei auguri", aveva detto il premier Matteo Renzi in una intervista rilasciata a un network radiofonico.

"Non mi preoccupo di far scioperare le persone ma farle lavorare. Anziché passare il tempo a inventarsi ragioni per fare scioperi, mi preoccupo di creare posti di lavoro perché c'è ancora tantissimo da fare", commenta Renzi a proposito dello sciopero generale.

"Il Paese è diviso in due: tra chi si rassegna e chi va avanti. Ma chi oggi in Italia continua a tener duro sta ottenendo risultati. Non mi preoccupo: possono far scioperi ma noi abbiamo promesso che cambieremo e, piazza o non piazza, le cose le cambiamo", ha proseguito il premier.

Se fosse vero che il Governo Renzi vuole creare posti di lavoro "non distribuirebbe fondi a pioggia alle imprese, ma li vincolerebbe alle assunzioni". E' la risposta del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al presidente del Consiglio, che aveva accusato il sindacato di inventarsi le ragioni per fare gli scioperi, mentre il Governo si preoccupa di creare posti di lavoro. "Il problema ormai sempre più evidente del presidente del Consiglio - attacca la leader sindacale - è che lui dialoga solo con chi gli dà ragione e non si pone invece il problema che se i lavoratori hanno riempito la piazza il 25 ottobre a Roma, e se continua la mobilitazione forse bisognerebbe ascoltare le ragioni di quel disagio nel mondo del lavoro e dare risposte positive".

Il premier ha affrontato la questione Quirinale. "E' nel pieno diritto" di Giorgio Napolitano "lasciare prima del tempo. Nessuno deve tirargli la giacchetta, neanche io. A me farebbe piacere che restasse il più possibile ma sarà lui a decidere e qualunque sia la decisione dovrà avere la gratitudine di tutti gli italiani e soprattutto delle forze politiche".

Per Renzi non bisogna dare una lettura nazionale del voto di domenica, comunque vada. Se sulle regionali in Emilia Romagna e Calabria "qualcuno vuole fare un test di come stanno i partiti, a me va bene: negli ultimi mesi il Pd ha vinto le partite in Regioni che erano del centrodestra, da Piemonte a Sardegna e Abruzzo. "Se domenica vogliono dire come sta il Pd sarò felice, ma non darei una lettura nazionale. E non la darò io stesso se, come spero, vinciamo".