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"Ho perso, ma senza rimpianti". Affluenza boom al 69%. Il premier andrà al Quirinale
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L'Italia ha detto No alla riforma costituzionale e il presidente Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni. La vittoria dei contrari è netta e sfiora al 60%: compiutando i voti in Italia e all'estero il No vince con il 59,11%. Il Sì vince solo all'estero, in gran parte della Toscana e dell'Emilia, ma il No trionfa al Sud e nella maggior parte delle grandi città (tranne Firenze e Milano). I risultati definitivi del referendum in Liguria vedono il no in netto vantaggio (60,1%), a fronte di un 39,9% di sì. In Italia affluenza record al 68,48%, in Liguria 69,73%. "L'esperienza del mio governo finisce qui. Ho perso e me ne assumo la responsabilità. Domani andrò al Quirinale e consegnerò le mie dimissioni al presidente Mattarella", ha detto il premier nel suo discorso alla nazione. 

LA DIRETTA

08.20 - Dato definitivo Italia + estero: vince il Sì al 59,11%. All'estero ha vinto il Sì al 64,70%

05.00 - Il risultato definitivo per l'Italia: vince il No con il 59,95%.
All'estero ha vinto il sì col 64,87% (non ancora definitivo)

02.00 - Dato definitivo per la Liguria: il No vince col 60,08%

01.30 -
Genova in linea col dato nazionale: scrutinate tutte le 653 sezioni, il No vince col 59,0%. Ma non è così in altre grandi città: a Milano ha vinto il Sì col 51%, a Firenze col 57,72%. Al Sud, invece, il No vince ovunque ancora più nettamente. 

01.25 -
Quando mancano circa 12 mila sezioni il No è sempre al 59,55%

01.00 -
Oltre metà sezioni scrutinate: il No è al 59,54%

00.50 -
Dato definitivo sull'affluenza in Liguria: 69,73%, di poco superiore alla media nazionale (circa 69%)

00.40
- Dato definitivo: in provincia di Imperia vince il No al 68,37%

00.30 RENZI SI DIMETTE -
"Tanti cittadini si sono riavvicinati alla carta costituzionale, al manuale delle regole del gioco. E credo che questo sia significativo. Sono dunque fiero e orgoglioso dell'opportunità che il Parlamento ha dato ai cittadini. Viva l'Italia che partecipa, decide e crede alla politica. Il No ha vinto in modo straordinariamente netto. Al fronte del No auguro buon lavoro. Questa vittoria consegna oneri e onori: tocca a chi ha vinto dare regole per la legge elettorale. Agli amici del Sì un abbraccio, abbiamo dato agli italiani una chance semplice per cambiare ma non ce l'abbiamo fatta. Volevamo vincere, non partecipare. Allora mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta: ho perso io, non voi. Si può perdere un referendum ma non si può perdere il buon umore. Io invece ho perso. Lo dico a voce alta: non sono riuscito a portarvi alla vittoria. Vi prego di credermi: ho fatto tutto quello che si poteva fare. Andiamo via senza rimorsi. Com'era evidente e scontato dal primo giorno, l'esperienza del mio Governo finisce qui. Non ce l'ho fatta, la poltrona che salta è mia. Domani salirò al Quirinale dove al Presidente della Repubblica consegnerò le mie dimissioni. In questi giorni il Governo sarà al lavoro per assicurare il massimo impegno ai territori colpiti dal terremoto". 

00.15
- Al 50% dello spoglio in Liguria il No supera il 60%

00.00
- In attesa che parli Matteo Renzi, su 8.628 sezioni scrutinate il No vince col 59,12%

23.58 -
Anche Toti ha detto che il presidente Renzi dovrebbe annunciare le proprie dimissioni

23.57 -
Si stringe la forbice degli exit poll, che ora danno il No tra il 58 e il 60%

23.55 -
Mancano ancora poche sezioni per il dato definitivo, l'affluenza si aggira sul 68,6%

23.45 -
Brunetta e Salvini chiedono a gran voce le dimissioni di Renzi, che parlerà tra poco

23.40 -
Nuovo exit poll: vittoria del No al 57-61%. Con poco più di mille sezioni scrutinate il risultato parziale vede il No al 60,46% 

23.25 -
Scrutinate due sezioni in Liguria, in entrambi i casi vittoria del No

23.22
- Gli ultimi exit poll danno il No al 56-60%

23.20 -
Prime 11 sezioni scrutinate: No al 53,5%

23.05 -
Affluenza intorno al 70%

23.00 -
I primissimi exit poll danno il No al 54-58%

L'AFFLUENZA - Si attende dal Viminale il dato definitivo. Ma un'affluenza comunque molto alta, del 57.24% alle ore 19, ha caratterizzato la giornata elettorale. Il record lo hanno registrato le regioni del centro nord, il Veneto e l'Emilia Romagna in testa, entrambe con il 65.91%; dal Piemonte alle Marche, tutte alle ore 19 hanno superato il 60% degli elettori andati a votare. Il Lazio, con il 56.86% dei votanti, mostra un'Italia "divisa in due" ma l'affluenza più bassa è in Calabria, con il 44,34% degli elettori che si sono presentati alle urne.

IL CASO MATITE - Molti, dopo un tam tam su Fb, sono arrivati al seggio armati di gomma per cancellare, per verificare l'alterabilità o meno del segno. L'allarme era partito dopo le denunce di comuni cittadini e quella del cantautore toscano Pierò Pelù che su Fb ha scritto: "La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio. Fatelo pure voi".

"Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni, le prima da Roma e Mantova, di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma! Irregolarità che sono state verbalizzate e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri", ha reso noto anche il leader della Lega Matteo Salvini. "I vecchi sanno come fare, noi anziani sappiamo come fare: nell'era digitale, succhiamo un attimo la matita", ha ironizzato Grillo. Prima di votare, il leader del M5S ha succhiato la matita che gli era stata consegnata insieme alla scheda. "La matita funzionava" ha poi detto all'uscita dal seggio.

Il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto al ministero dell'Interno e in 140 procure. Ma il ministero dell'Interno, con una nota, ha spiegato che "le matite cosiddette "copiative" sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale". Le "Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti". 

IL VOTO ALL'ESTERO - Una polemica, infine, ha caratterizzato la sede di Castelnuovo di Porto dove si svolgono le operazioni legate al voto dall'estero e dove sono stati allestiti circa 1500 seggi e un esercito di presidenti, scrutatori e rappresentanti di lista hanno paralizzato per chilometri la via Tiberina. Alcuni rappresentanti dei comitati del 'No', in testa il M5s, hanno denunciato di essere stati esclusi per circa due ore dalle operazioni preliminari allo spoglio per degli errori formali "compiuti dalla Corte d'Appello".

Nel tardo pomeriggio la replica della Corte d'Appello: l'errore è "imputabile solamente ai presentatori della richiesta", che, al momento di presentarsi alle porte del 'bunker' di Castelnuovo, avrebbero indicato una denominazione di comitato diversa da quella con la quale avevano presentato gli atti. Irregolarità sono state segnalate anche dalla senatrice di Si Loredana De Petris. "Tutto regolare, si sta lavorando tranquillamente: creare allarmismi è da incoscienti - sostiene invece Patrizia Prestipino, rappresentante per il Pd - non ci sono irregolarità. Alle ore 23 nuova rilevazione dei votanti. Subito dopo lo scrutinio.