cronaca

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Gli Stati Uniti sono passati all'azione: aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk lanciati dalle navi che incrociano nella regione hanno colpito nel corso della notte obiettivi nel nord della Siria. Gli Usa non hanno in nessun modo informato la Siria sui raid aerei e non hanno chiesto in alcun modo il permesso per gli attacchi: così la portavoce del Dipartimento di Stato americano, Jennifer Psaki.

Circa 120 miliziani jihadisti e qaedisti sono stati uccisi nei raid aerei condotti in Siria dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che fornisce un bilancio complessivo delle vittime della Jabhat an Nusra, ala qaedista siriana, e dello Stato Islamico.  

Secondo alcune fonti della difesa Usa le "nazioni partner" che partecipano "in pieno" sono l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Bahrein. Alla coalizione si aggiungerà presto la Gran Bretagna. Il governo britannico è infatti pronto a compiere raid aerei in Iraq contro i jihadisti dell'Isis. I raid contro le postazioni jihadiste sono stati avviati per prevenire "un imminente attacco contro gli Usa e gli interessi occidentali" pianificato da veterani di al Qaida, altresì conosciuti come il gruppo 'Khorasan'. Lo riferisce il comando centrale americano (Centcom) citato dalla Bbc.

L'aviazione di Damasco ha bombardato stamani il Libano a ridosso del confine tra i due Paesi contro postazioni di miliziani anti-regime arroccati sull'altopiano del Qalamun. Lo riferisce la tv al Manar del movimento Hezbollah, i cui miliziani jihadisti da due anni combattono attivamente in Siria a fianco delle forze di Damasco. Il regime siriano ha poi confermato che Israele ha abbattuto un velivolo militare siriano sulle alture occupate del Golan. Per il ministero degli Esteri russo "l'avvio dei raid contro lo Stato Islamico in Siria richiede il fermo consenso del governo di Damasco".

Intanto un gruppo legato all'Isis ha rivendicato con un video il rapimento di un francese in Algeria e ha minacciato di ucciderlo entro 24 ore se la Francia non fermerà i raid contro i jihadisti in Iraq. Nel video si mostra l'ostaggi, Hervè Pierre Gourdel, che chiede al presidente Hollande di farlo uscire da questa situazione. Il gruppo jihadista algerino "Jund al-Khilafa" (I soldati del Califfato) che ha rivendicato il rapimento del cittadino francese, ha fatto professione di fedeltà all'Isis.