porti e logistica

Il trasporto merci sarebbe dirottato da gomma a rotaia
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 Una attesa che dura da almeno dieci anni. Il secondo binario in uscita dal Porto di Pra’-Voltri rappresenterebbe una svolta perché favorirebbe l’aumento del traffico merci dallo scalo genovese su treni, con la conseguenza di poter liberare strade e autostrade dai camion.


Quella del “binario triste e solitario” è una storia che ha dell’incredibile. Basti pensare che il raddoppio si interrompe per 500 metri, alla fine delle aree in concessione al terminal PSA Voltri-Pra’. Se venisse completato l’intervento infrastrutturale – spiega l’ingegner Danesi presidente del gruppo - il 30% dei container passerebbe dalle strade alle rotaie, con invidiabili ripercussioni sul traffico. Sono numeri da capogiro perché si parla di 600 camion al giorno, 18mila al mese, 200mila all’anno.

 

“Deve essere completata la nuova progettazione, legata al viadotto che deve essere ricostruito  – ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi – Siamo ripartiti dopo il mio insediamento dopo che per due anni è rimasto tutto fermo. Entro Natale contiamo di avere la nuova progettazione, con una nuova soluzione che non vada ad impattare con le procedure già avviate e che rischierebbero di allungare ulteriormente i tempi”.

 

Resta ora da capire in quali tempi si potrà operativamente partire: a Regione, Porto ed RFI il compito di definire il cronoprogramma dei lavori.