cronaca

Colpo di scena per la sentenza di primo grado
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Assolta Raffaella Paita, rinviata a giudizio Gabriella Minervini. Il dispositivo della sentenza di primo grado sull'alluvione del 2014 è (quasi) un colpo di scena. Quasi, perché nelle ultime ore le voci sulla possibile assoluzione di Raffaella Paita dalle accuse si sono via via moltiplicate. 

Paita, attuale capogruppo Pd in Regione era a processo per la mancata diramazione dell'allerta. E' stata assolta per non aver commesso il fatto dal gup durante il processo con rito abbreviato. L'accusa aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi.

LA CRONISTORIA DEL PROCESSO

Il gup ha invece rinviato a giudizio Gabriella Minervini, ex dirigente alla protezione civile regionale. Il processo inizierà il prossimo 14 marzo. Paita e Minervini erano accusate di omicidio colposo per la morte dell'ex infermiere Antonio Campanella e di disastro colposo per i danni causati dall'alluvione che aveva messo in ginocchio, in modo particolare i commercianti del centro città. L'alluvione venne causata dall'esondazione del torrente Bisagno.

PAITA IN LACRIME DOPO LA SENTENZA - "Sono stati due anni terrificanti, ma siamo sempre stati convinti delle nostre argomentazioni e sono sempre stata convinta di avere fatto quello che potevo e dovevo". Così, tra lacrime di gioia, Raffaella Paita dopo la lettura della sentenza che l'ha assolta. "Sono contenta ma rimane il dolore per questi due anni complicatissimi che non auguro a nessuno. Ora corro da mio figlio per dirgli che la mamma si era comportata bene quando ci fu l'alluvione di Genova". 

IL NIPOTE DELLA VITTIMA - "Mi vergogno di questo paese, non ho più fiducia nella giustizia". Son queste le prime parole a caldo del nipote dell’ex infermiere in pensione Antonio Campanella, unica vittima dell’alluvione 2014 dopo l’assoluzione di Raffaella Paita.

L'ACCUSA - I sostituti procuratori Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese, hanno accusato Paita e Minervini di omicidio e disastro colposi, per non aver dichiarato il massimo stato d’allerta "a fronte di plurimi bollettini di avviso emessi dal centro meteo regionale di Arpal, tutti recanti i simboli di massima attenzione e quindi con esplicite segnalazioni di rischio meteorologico associato a temporali forti".

LA DIFESA - L’ex assessore regionale alla Protezione civile si è sempre difesa rimarcando come non fosse compito dei politici valutare il livello d’allerta, ma dei tecnici. L'ex dirigente Gabriella Minervini ha invece ribadito che le previsioni fornite da Arpal "non profilavano uno scenario come quello che si è poi concretizzato".

I RISARCIMENTI - A più di due anni da quella notte i risarcimenti sono ancora un miraggio. “Dobbiamo constatare una chiusura da parte della Regione – ha commentato a Primocanale Andrea Gallo, difensore delle parti civili – all’inizio abbiamo avuto una dimostrazione di buona volontà, con assegni minimi per i danneggiati attraverso Filse. Dopodiché, stasi totale”. Altro capitolo è quello sui contributi agli agricoltori, ancora mancanti per un errore che l’attuale giunta imputa a quella precedente, “ma comunque è stato fatto un tentativo. Questo dimostra che a volte c’è la buona volontà, altre no”.

LA SCELTA DEL RITO ABBREVIATO - La strategia adottata da Raffaella Paita, ex assessore alla Protezione Civile imputata insieme all’ex dirigente Gabriella Minervini per la mancata allerta meteo, sembra precludere ogni possibilità di risarcimento diretto da parte della Regione. Con la scelta del rito abbreviato, infatti, in caso di condanna definitiva l’ente sarebbe sgravato di ogni responsabilità civile. Ma secondo il legale di cittadini e commercianti alluvionati, la strada verso il risarcimento esiste, anche se è tutta in salita.

IL COMMENTO DI ERMINI - "La giustizia ha saputo riconoscere la correttezza del comportamento di Raffaella, assolta per non aver commesso il fatto. Comprendiamo le parole della nostra capogruppo in Regione quando dice che questi sono stati anni terribili per lei, specie se pensiamo che l'avviso di garanzia era arrivato in piena campagna elettorale per le regionali del 2015", il commento del commissario straordinario Pd in Liguria David Ermini.

IL COMMENTO DI TOTI - "Quando giustizia e politica restano divise è sempre un bene per il Paese. Lieto per la tua assoluzione Raffaella Paita". Lo scrive il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti su Facebook in relazione all'assoluzione di Paita dalle accuse di omicidio e disastro colposi per l'alluvione di Genova dell'ottobre del 2014.

I COMMENTI DEL PD