cronaca

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 A Cornigliano è apparso uno striscione “una tragedia trasformata in uno spettacolo”. Non si può che condividere il sentimento di chi vede nei passaggi celebrativi della ricostruzione trascurare il ricordo del dramma, di quello che è successo in quel terribile 14 agosto.


E allora vogliamo dirlo con chiarezza. Quella di oggi non è una festa. La demolizione che entra nella sua fase cruciale non può farci dimenticare quello che è successo. Noi di Primocanale continuiamo a fare quello che abbiamo fatto dal 14 agosto: prima di tutto commemorare le vittime. E vogliamo essere insieme ai cittadini, raccontare i loro problemi, dare voce a chi ha visto cambiare la propria vita per colpa di un ponte crollato per cause non naturali, ma determinate da errori commessi da uomini le cui responsabilità saranno accertate dalla magistratura.


E in questo giorno importante per i lavori di demolizione non ci concentriamo sulla cerimonia (che mostriamo come fatto di cronaca). Ben venga che il Governo sia presente. Bene che i bravi commissari Toti e Bucci continuino nel loro lavoro. Ma anche oggi abbiamo deciso con una lunga diretta di vivere nei quartieri della Valpolcevera, insieme alla gente che deve subire ancora le conseguenze di quello che sta accadendo: i problemi del traffico, il commercio e le aziende in difficolta, i timori dei residenti che vivono vicino alla zona rossa, tutti gli aspetti ambientali da chiarire fino in fondo.


Le nostre immagini (con le telecamere posizionate nei punti strategici in prossimità del ponte) ci consentono di monitorare 24 ore su 24, passo dopo passo, quello che avviene nel cantiere, non smettiamo e non smetteremo mai di ascoltare la voce dei cittadini e delle aziende colpite dal crollo.
Noi non vogliamo che la tragedia sia trasformata in uno spettacolo.